Lorenzo Maria Petronio Gibelli
Lorenzo Maria Petronio Gibelli
Genera il pdfNotizie storico artistiche
Inventore
Marchi Antonio
Disegnatore
Marchi Antonio
Luogo e anno di edizione
Bologna, XVIII sec.
Tecnica e supporto
Acquaforte
Misure foglio (in mm)
290 x 215
Fondo/Raggruppamento
Notizie storico critiche
Lorenzo Maria Petronio Gibelli,o Gibellone dalle belle Fughe (Bologna, 1718 -1812) fu un compositore, e insegnante di canto italiano, importante personaggio di quella Bologna musicale brulicante di teatri che, in pieno settecento, sostenuta anche dai mecenatismi e dalle passioni di alcune importanti nobili famiglie, come gli Albergati, i Pepoli, i Malvezzi e i Zambeccari, si muoveva sulle orme di Padre Martini.
Dotato di un'eccezionale voce con ampissimo intervallo che comprendeva il basso, il baritono e i registri per alti, Gibelli studiò canto e contrappunto sotto al guida di Padre Martini. Nel 1741 divenne membro della celebre Accademia Filarmonica, della quale fu eletto principe per ben 5 voci dal 1753 al 1810; nel 1744 fu nominato maestro di cappella della Chiesa di San Salvatore di Bologna. Fu anche attivo sempre come maestro di cappella in altre chiese bolognesi, così come presso l'Oratorio di San Filippo Neri e l'Arciconfraternita di Santa Maria della Morte. Fu inoltre maestro al cembalo al Teatro Comunale.
Nell’ultima parte della sua vita, al tempo delle soppressioni napoleoniche, fu nominato insegnante di canto presso la nuova istituzione musicale cittadina che prese il nome di Liceo Filarmonico. Qui, tra i suoi allievi, ebbe il giovane e talentuoso Gioacchino Rossini e il Cavalier Giovanni Crescentini, castrato, che Napoleone chiamava sommo cigno Italiano.
Dotato di un'eccezionale voce con ampissimo intervallo che comprendeva il basso, il baritono e i registri per alti, Gibelli studiò canto e contrappunto sotto al guida di Padre Martini. Nel 1741 divenne membro della celebre Accademia Filarmonica, della quale fu eletto principe per ben 5 voci dal 1753 al 1810; nel 1744 fu nominato maestro di cappella della Chiesa di San Salvatore di Bologna. Fu anche attivo sempre come maestro di cappella in altre chiese bolognesi, così come presso l'Oratorio di San Filippo Neri e l'Arciconfraternita di Santa Maria della Morte. Fu inoltre maestro al cembalo al Teatro Comunale.
Nell’ultima parte della sua vita, al tempo delle soppressioni napoleoniche, fu nominato insegnante di canto presso la nuova istituzione musicale cittadina che prese il nome di Liceo Filarmonico. Qui, tra i suoi allievi, ebbe il giovane e talentuoso Gioacchino Rossini e il Cavalier Giovanni Crescentini, castrato, che Napoleone chiamava sommo cigno Italiano.