Lucrezia Romana

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Lucrezia Romana

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Inventario
F31656
Categoria:

Notizie storico artistiche

Datazione
Tecnica e supporto
Olio su tela
Misure (in cm)
98x73; con cornice: 150x130x12
Notizie storico critiche
Se si esclude il colore mielato del doppio cuscino, tutto tende al monocromo in un contesto di elevata luminosità, nell'accordo tra l'incarnato eburneo, le leggere velature violette del lenzuolo e i riflessi madreperlacei della tessitura delle ombre. Sono tratti che caratterizzano la fase conclusiva della parabola di Guido Reni, quando questi propone immagini larvali difigure allegoriche femminili e di eroine dell'antichità. Il dipinto si trovava nella collezione Viti a Roma e in precedenza in quella del conte di San Giorgio Panciatichi, ne esiste infine una versione più aggraziata nel museo Nazionale di Tokio. Nel carteggio della vendita è citato un altro esemplare pressoché identico appartenuto alla coll. Baroni di Firenze. In cornice fiorentina tipo Pitti.
Soggetto o iconografia
Al centro del quadro Lucrezia seduta con una veste bianca sulle gambe che le lascia scoperto il busto. Con una mano si scopre le spalle, mentre l'altra sfiora il pugnale adagiato al suo fianco. Sfondo scuro con tende violacee.
Bibliografia
C. Gnudi, G. Cavalli, Guido Reni, Firenze, 1955; L'opera completa di Guido Reni, Milano 1971, p. 112; A. Mazza (a cura di), R'accolte. Il barocco emiliano. Arte nelle fondazioni on-line, 2012, p. 36; A. Mazza, in Antico e Moderno, Bologna 2014, pp. 76-79 (con bibl. precedente); A. Mazza in Da Cimabue a Morandi, Bologna, 2015, pp. 220-223; V. Sgarbi (a cura di), Da Giotto a Morandi, Perugia 2017, pp. 76-77;
Mostre
Guido Reni (Bologna, 1954 - fuori catalogo); Bologna si rivela (Bologna, 2007); R'accolte, Il barocco emiliano . Arte nelle fondazioni on-line (Bologna 2012- 2013); Antico e Moderno (Bologna, 2014); Da Cimabue a Morandi (Bologna, 2015); Da Giotto a Morandi (Perugia, 2017); Reni, Guercino, Cantarini, Pasinelli. Il Seicento bolognese nelle collezioni della Fondazione Carisbo, (Bologna, 2019);