Mazzo di carte da gioco bolognesi del XVIII secolo

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Mazzo di carte da gioco bolognesi del XVIII secolo

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Inventario
F36260
Autore
Categoria:

Notizie storico artistiche

Datazione
Tecnica e supporto
Nel Settecento il supporto delle carte da gioco era costituito da un foglio di cartoncino rinforzato creato amalgamando insieme vari tipi di carta frammista a colla. Questo cartoncino veniva successivamente lisciato con una pietra pomice e uniformato con una lama. Su entrambi i lati del cartoncino si incollavano poi i due fogli di carta che erano stati stampati a parte: uno conteneva i fronti e l’altro i retri delle carte. Il tutto veniva pressato al torchio. Spesso e volentieri le carte venivano anche colorate a mano usando un colore per volta, per mezzo di mascherine e pennelli. Una volta asciutte, le due facce venivano insaponate e lisciate con una pietra focaia riscaldata. Quando tutte queste operazioni erano terminate, si procedeva a ritagliare i singoli pezzi con grosse forbici.
Misure foglio (in mm)
105x58 mm circa ogni carta
Notizie storico critiche
Tra i materiali cosiddetti “minori” acquistati da Alfredo Baruffi per l’allora costituendo Museo della Cassa di Risparmio in Bologna, oltre al “Gioco del combattimento e della vittoria delle virtù contro i vizi”, vi è anche un mazzo di carte da gioco tipicamente bolognesi, comprate nel 1942 dalla Libreria Internazionale Licinio Cappelli di Bologna.In questo caso specifico, sul retro delle carte è riprodotta una figura a cavalcioni di un’aquila con le ali spiegate. La figura regge una coppa con la mano destra e sotto si dispiega un paesaggio non meglio identificato. Nel bordo inferiore è scritto “AL LEONE”. Questa indicazione si riferisce alla bottega di produzione, appunto, quella bolognese “Al Leone”, di proprietà di Francesco Berti, che fu sicuramente attiva dal 1770 al 1780.
Le carte, di forma piuttosto stretta, misurano ognuna 105x58 mm circa. Non è certo per quale gioco fossero state stampate. Da un controllo incrociato con altri mazzi conosciuti, potrebbe trattarsi di una variante del famoso tarocchino bolognese, composto da 62 carte, divise in cinque pali: Bastoni, Spade, Coppe e Danari, di 10 carte ciascuno, e di 22 trionfi. Questo mazzo non è, ad evidenza, completo., mancano infatti alcune carte e lo si deduce da quelle numerate, che presentano alcuni “buchi” e da altre che palesemente sono mancanti di alcune figure.