Melancolia
Melancolia
Genera il pdfNotizie storico artistiche
Inventore
Dürer Albrecht (Norimberga 1471- 1528)
Disegnatore
Dürer Albrecht (Norimberga 1471- 1528)
Luogo e anno di edizione
1514
Tecnica e supporto
Bulino
Misure foglio (in mm)
240 x 186
Misure immagine (in mm)
240 x 185
Iscrizioni incise
MELANCOLIA
|16|3|2|13|
|5|10|11|8|
| 9|6 |7|12|
|4|15|14|1|
1514 AD
|16|3|2|13|
|5|10|11|8|
| 9|6 |7|12|
|4|15|14|1|
1514 AD
Fondo/Raggruppamento
Notizie storico critiche
Esemplare di I stato su due, con il nove nel senso inverso.
La figura femminile è da identificarsi, come indicato dalla scritta presente sulle ali del pipistrello, come la personificazione della Malinconia.
Le interpretazioni dell’opera sono numerose. Una delle ipotesi più antiche (Lippmann 1893, p. 51) riprende il testo Margaritha Philosphica di Gregor Reisch (un trattato enciclopedico pubblicato nel 1504 e 1508), affermando che l’opera in esame vada accorpata al Cavaliere, la Morte e il Diavolo e al San Gerolamo nello studio poiché esse rappresenterebbero, le virtù intellettuali, morali, teologiche.
E. Panofsky, nel 1943, riprese la teoria dei quattro umori rilevando come per i filosofi contemporanei a Dürer, esponenti del neoplatonismo vicini a Cornelio Agrippa di Nettesheim, il temperamento malinconico, quando non eccessivo, fosse, contrariamente alla teoria antica, favorevole alla formazione di personalità geniali nel campo artistico e letterario.
Questo concetto è iconograficamente associato, nell’opera di Dürer, alla Geometria, rappresentata da numerosi strumenti. Tramite l’associazione di malinconia e geometria Dürer avrebbe creato un’immagine non solo simbolica ma anche fortemente psicologica, espressiva della malinconia dell’artista, che aspira a un’arte perfetta ma si scontra con la finitezza umana, offrendo con questa immagine, secondo le parole dello stesso Panofsky, un potente «autoritratto spirituale».L'interpretazione di Maurizio Calvesi (1969, pp. 37-96) offre una lettura in chiave alchimistica: la figura sarebbe la personificazione della “melanosi” (o “nigredo”) corrispondente al primo momento del processo creativo, in cui l’uomo, come un artista, si propone di mutare tramite l’immaginazione la realtà. Da qui deriva la spiegazione degli oggetti che circondano la Malinconia, tutti strumenti e simboli inerenti al fare alchemico.
La figura femminile è da identificarsi, come indicato dalla scritta presente sulle ali del pipistrello, come la personificazione della Malinconia.
Le interpretazioni dell’opera sono numerose. Una delle ipotesi più antiche (Lippmann 1893, p. 51) riprende il testo Margaritha Philosphica di Gregor Reisch (un trattato enciclopedico pubblicato nel 1504 e 1508), affermando che l’opera in esame vada accorpata al Cavaliere, la Morte e il Diavolo e al San Gerolamo nello studio poiché esse rappresenterebbero, le virtù intellettuali, morali, teologiche.
E. Panofsky, nel 1943, riprese la teoria dei quattro umori rilevando come per i filosofi contemporanei a Dürer, esponenti del neoplatonismo vicini a Cornelio Agrippa di Nettesheim, il temperamento malinconico, quando non eccessivo, fosse, contrariamente alla teoria antica, favorevole alla formazione di personalità geniali nel campo artistico e letterario.
Questo concetto è iconograficamente associato, nell’opera di Dürer, alla Geometria, rappresentata da numerosi strumenti. Tramite l’associazione di malinconia e geometria Dürer avrebbe creato un’immagine non solo simbolica ma anche fortemente psicologica, espressiva della malinconia dell’artista, che aspira a un’arte perfetta ma si scontra con la finitezza umana, offrendo con questa immagine, secondo le parole dello stesso Panofsky, un potente «autoritratto spirituale».L'interpretazione di Maurizio Calvesi (1969, pp. 37-96) offre una lettura in chiave alchimistica: la figura sarebbe la personificazione della “melanosi” (o “nigredo”) corrispondente al primo momento del processo creativo, in cui l’uomo, come un artista, si propone di mutare tramite l’immaginazione la realtà. Da qui deriva la spiegazione degli oggetti che circondano la Malinconia, tutti strumenti e simboli inerenti al fare alchemico.
Note
Bibliografia relativa all'opera:
P. Bellini (a cura di), Albrecht Dürer. Le stampe della collezione di Novara, Interlinea 2012.
V. Sanfo (a cura di), Albrecht Durer 1471-1528, Pesaro, Arthemisia 2004.
G. Bartrum (ed.), Albrecht Dürer and his legacy: (London and N.J., The British Museum Press and Princeton University Press, 2002)
E. Panofsky, The life and art of Albrecht D (Princeton University Press, 1945, 1971)
G. Bartrum, German Renaissance prints, 149, exh. cat. (London, The British Museum Press, 1995)
P. Bellini (a cura di), Albrecht Dürer. Le stampe della collezione di Novara, Interlinea 2012.
V. Sanfo (a cura di), Albrecht Durer 1471-1528, Pesaro, Arthemisia 2004.
G. Bartrum (ed.), Albrecht Dürer and his legacy: (London and N.J., The British Museum Press and Princeton University Press, 2002)
E. Panofsky, The life and art of Albrecht D (Princeton University Press, 1945, 1971)
G. Bartrum, German Renaissance prints, 149, exh. cat. (London, The British Museum Press, 1995)