Monte Palatino che guarda verso Levante

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Monte Palatino che guarda verso Levante

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Inventario
M5399
Categoria:
Donazione:

Notizie storico artistiche

Datazione
Inventore
Pérac Etienne Du (1520-1607)
Disegnatore
Pérac Etienne Du (1520-1607)
Luogo e anno di edizione
Roma, 1575
Serie
I vestigi dell'antichità di Roma
Tecnica e supporto
Acquaforte
Misure foglio (in mm)
161x272
Misure battuta (in mm)
161x272
Misure immagine (in mm)
142x270
Iscrizioni incise
"Vestigj et parte del monte Platino della parte verso levante che risguarda il monte Coelio. A. ne dimostra parte della casa d'Augusto. B. uno Nichio grande che era in mezzo del'Atrio ò verso cortile Palatino. C. il loco dove erano le scale per montare i n detta casa ò vero Palazzo nel quale non molti giorno sono si cavorono bellissimi fragmenti di marmo che ornavano la facciata di dettta scala. D. un pezzo d'Aquadoto per il quale veniva l'aqua Claudia per servitio di detto Palazzo et di tutto il monte"
In basso a destra dell'incisione si scorge il numero di tavola: "11"
Notizie storico critiche
L'incisione faceva parte di una serie di 40 incisioni pubblicate nel 1575 nel volume
“I Vestigi dell’Antichità di Roma” di Du Pérac Etienne. A margine delle stampe sono per la prima volta incise delle iscrizioni storico-descrittive e consentono al lettore di ricavare una descrizione del monumento e delle notizie non sempre puntuali su recenti rinvenimenti e scavi, su lavori in corso e sulle mutate destinazioni di edifici. I fogli sono ordinati seguendo un itinerario che permette di attraversare le più importanti rovine della città antica. La raccolta annovera ben nove edizioni: la prima, pubblicata in occasione del Giubileo del 1575 da Lorenzo della Vaccheria, è dedicata a Giacomo Boncompagni, Governatore Generale della Santa Chiesa.

La stampa è impressa su foglio con filigrana con il disegno di due torri e una piramide.
Bibliografia
Il volume è reso disponibile online al link: https://doi.org/10.11588/diglit.4018.
Ashby, Thomas, Le diverse edizioni dei "vestigi dell'antichita di Roma" di Stefano Du Perac Firenze Olschki, 1915.