Nascita di Apollo e Diana
Nascita di Apollo e Diana
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M5035
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Notizie storico artistiche
Datazione
Inventore
Giulio Pippi detto Giulio Romano (1499-1546)
Disegnatore
Scultori Diana (Mantova, 1547 ca. - Roma, 1612)
Tecnica e supporto
Bulino
Misure foglio (in mm)
263x387
Misure battuta (in mm)
assente
Misure immagine (in mm)
256x382
Iscrizioni incise
In basso a sinistra il nome "DIANA"
Marche e altre note manoscritte
assente
Notizie storico critiche
Dopo la morte di Cornelis Cort, nel campo dell'incisione Diana Scultori si definisce come una delle due voci più rilevanti attive a Roma. Figlia dell'incisore mantovano Gian Battista Scultori, a sua volta discepolo di Giulio Romano a Palazzo Te, Diana si trasferisce infatti nella Roma di Gregorio XIII supportata dall'appoggio del marito, Francesco Capriani da Volterra - già architetto dei Gonzaga e ora accreditato presso la curia - ottenne subito il privilegio papale per stampare i propri rami. Si occupa prevalentemente di tradurre in stampa molte delle opere pittoriche contemporanee e antiche; Borean dichiara che "nessun incisore italiano aveva sinora trattato per l'arte moderna un arco temporale altrettanto vasto: Diana, sia pure a larghi passi e apparentemente senza un programma, spazia lungo un secolo di pittura, parte dall'ultimo decennio del Quattrocento - da opere di Ghirlandaio e Signorelli ammirate a Volterra - per giungere ai contemporanei". Nonostante la morte cada nel 1612, pare che la Scultori non abbia inciso oltre il 1588.
La stampa è una traduzione di un disegno di Giulio Romano oggi al Louvre (inv. 3500) connesso a sua volta con il dipinto di stesso soggetto ad conservato nelle Collezioni Reali ad Hampton Court. La stampa risulta abrasa solo sotto la figura della donna di destra che tiene in braccio il neonato, la dove in altri esemplari compaiono le nozioni di pubblicazione. Non è dunque possibile stabilire il periodo della pubblicazione o della ristampa.
La stampa è una traduzione di un disegno di Giulio Romano oggi al Louvre (inv. 3500) connesso a sua volta con il dipinto di stesso soggetto ad conservato nelle Collezioni Reali ad Hampton Court. La stampa risulta abrasa solo sotto la figura della donna di destra che tiene in braccio il neonato, la dove in altri esemplari compaiono le nozioni di pubblicazione. Non è dunque possibile stabilire il periodo della pubblicazione o della ristampa.
Bibliografia
A. Bartsch, Le Peintre Graveur, Nieuwkoop, 1982, XV, Diana Ghisi, n. 39.
E. Borea, Lo specchio dell'arte italiana. Stampe in cinque secoli, Edizioni della Normale, Pisa, 2009, vol. I, pp. 188-189.
E. Borea, Lo specchio dell'arte italiana. Stampe in cinque secoli, Edizioni della Normale, Pisa, 2009, vol. I, pp. 188-189.