Nastro bianco fascista
Nastro bianco fascista
Genera il pdfNotizie storico artistiche
Datazione
Firma
firmato
Tecnica e supporto
carboncino, gessetto bianco, collage su carta
Iscrizioni
Nella tavola: Pontinia
In basso: Severi
sotto l'illustrazione a matita rossa: nastro bianco fascista/Popolo d'Italia XIV
In basso: Severi
sotto l'illustrazione a matita rossa: nastro bianco fascista/Popolo d'Italia XIV
Notizie storico critiche
La serie di 24 tavole illustrate fu acquistata da Alfredo Baruffi nel dicembre 1938 direttamente dal pittore Lino Severi che aveva realizzato i disegni negli anni precedenti per il Popolo d'Italia, il quotidiano politico fondato nel 1914 da Benito Mussolini, che lo diresse fino alla marcia su Roma. Considerato organo ufficioso del Partito Nazionale Fascista e del governo, ebbe supplementi mensili quali Rassegna illustrata del Popolo e Gerarchia, quest’ultimo diretto da Margherita Sarfatti. Cessò le pubblicazioni con la caduta del fascismo, il 25 luglio 1943.
Dell'artista Lino Severi si hanno poche e sporadiche notizie, recentemente sono stati esposti alcuni disegni a lui correttamente attribuiti conservati presso le collezioni dell' l’Istituto Storico e di Cultura dell’Arma del Genio (Artisti italiani in Armi. La collezione ritrovata, Roma 2017, pp.28-31) dal catalogo della mostra si desume che egli fu capitano di fanteria, combattè in Africa orientale,
in Spagna e sul fronte occidentale. In patria divenne fiduciario del Sindacato elle Arti di Mantova, prendendo parte a mostre sindacali di Milano e Mantova. Al contempo fu illustratore del Popolo d’Italia oltre che di altri giornali e riviste.
Dell'artista Lino Severi si hanno poche e sporadiche notizie, recentemente sono stati esposti alcuni disegni a lui correttamente attribuiti conservati presso le collezioni dell' l’Istituto Storico e di Cultura dell’Arma del Genio (Artisti italiani in Armi. La collezione ritrovata, Roma 2017, pp.28-31) dal catalogo della mostra si desume che egli fu capitano di fanteria, combattè in Africa orientale,
in Spagna e sul fronte occidentale. In patria divenne fiduciario del Sindacato elle Arti di Mantova, prendendo parte a mostre sindacali di Milano e Mantova. Al contempo fu illustratore del Popolo d’Italia oltre che di altri giornali e riviste.