Nella religiosa elezione della signora Domitilla Maria Artemisia Betti che prende l’abito monastico nel nobilissimo munistero di S. Gio: Battista con li nomi di Suor Maria Angela Ginevra Ottavia Domitilla ne’ giorni del Santissimo Natale

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Nella religiosa elezione della signora Domitilla Maria Artemisia Betti che prende l’abito monastico nel nobilissimo munistero di S. Gio: Battista con li nomi di Suor Maria Angela Ginevra Ottavia Domitilla ne’ giorni del Santissimo Natale

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Inventario
F36435
Autore
Categoria:

Notizie storico artistiche

Datazione
Luogo e anno di edizione
Bologna, 1723
Tecnica e supporto
stampa su stoffa
Misure foglio (in mm)
355x465
Iscrizioni incise
in basso “S. Petronius Episcopus Populi Bonon. Principali Patronus”. Nell’angolo inferiore destro compaiono la paternità e la data dell’incisione
Notizie storico critiche
Sulla splendida stampa su seta rosa pallido sono riprodotti due sonetti per la monacazione di una nobile fanciulla. Era d’uso fra le famiglie nobili o abbienti che vedevano entrare in monastero una delle loro figlie commissionare una pergamena o un libretto di componimenti poetici che celebrasse l’evento. La monacazione (rito con cui viene dato l'abito monastico a chi sta per consacrarsi a Dio entrando in un ordine religioso) doveva infatti rivestire il giusto riscontro che la famiglia stessa meritava per il suo nome o per il suo censo. Quasi sempre le monacande non sceglievano liberamente di entrare in convento e allora, a maggior ragione, i festeggiamenti dovevano essere eclatanti per cercare di gratificarle in qualche modo. Il convento di San Giovanni Battista si trovava in via Sant’Isaia ed era composto da monache domenicane. Il 24 agosto 1798 queste furono unite a quelle di S. Pietro Martire. Nel febbraio 1799 tali monache furono soppresse. Per successivo decreto del 29 giugno dello stesso anno il convento servì come quartiere di riunione della guardia nazionale per le spedizioni di Ferrara e di Toscana. In seguito fu tutto ridotto a caserma, e la chiesa stessa fu messa ad uso profano. Al centro del drappo compare una vignetta eseguita con metodo xilografico. Anche i due capilettera dei sonetti sono incisi.
Note
NOTE DI BARUFFI: “da Eredi Romagnoli”