Orazione al glorioso S. Antonio di Padova

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Orazione al glorioso S. Antonio di Padova

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Inventario
F36529-2
Autore
Categoria:

Notizie storico artistiche

Tecnica e supporto
litografia (?)
Misure foglio (in mm)
100x60
Iscrizioni incise
sul recto sono riportate alcune delle immense facoltà del Santo. Nell’angolo inferiore destro si legge il n. 241 e, probabilmente, vi è l’indicazione dell’editore, che però risulta illeggibile. Sul verso, l’orazione.
Notizie storico critiche
Si tratta della classica santino che si usava lasciare ai fedeli in occasione delle celebrazioni eucaristiche. Fernando di Buglione nacque a Lisbona nel 1195. A 15 anni divenne novizio nel monastero di San Vincenzo, tra i Canonici Regolari di Sant'Agostino. Nel 1219, a 24 anni, viene ordinato prete. Nel 1220 giunsero a Coimbra i corpi di cinque frati francescani decapitati in Marocco, dove si erano recati a predicare per ordine di Francesco d'Assisi. Ottenuto il permesso dal provinciale francescano di Spagna e dal priore agostiniano, Fernando entrò nel romitorio dei Minori mutando il nome in Antonio. Invitato al Capitolo generale di Assisi, arrivò con altri francescani a Santa Maria degli Angeli dove ebbe modo di ascoltare Francesco, ma non di conoscerlo personalmente. Per circa un anno e mezzo visse nell'eremo di Montepaolo. Su mandato dello stesso Francesco, iniziò poi a predicare in Romagna e poi nell'Italia settentrionale e in Francia. Nel 1227 diventò provinciale dell'Italia settentrionale proseguendo nell'opera di predicazione. Il 13 giugno 1231 si trovava a Camposampiero e, sentendosi male, chiese di rientrare a Padova, dove volle morire: spirò nel convento dell'Arcella. l suo culto è fra i più diffusi del cattolicesimo.