Orfeo e Euridice
Orfeo e Euridice
Genera il pdfNotizie storico artistiche
Inventore
Carracci Agostino
Tecnica e supporto
Bulino e puntasecca?
Misure foglio (in mm)
147 x 104
Misure immagine (in mm)
141 x 102
Iscrizioni incise
verso: marca della Cassa di Risparmio di Bologna 165 Vol CA e sotto 4567 a lato Fs
Notizie storico critiche
Come le precedenti, anche Orfeo e Euridice, faceva parte delle tredici stampe di soggetto biblico e mitologico che costituivano il gruppo delle cosiddette Lascivie, perché aventi in comune la presenza di nudi maschili e femminili, anche se non strettamente erotici. Al gruppo originario, di tredici incisioni, gli studiosi hanno di volta in volta aggiunto altre due di soggetto erotico ma di dimensioni maggiori: il Satiro scandagliatore e Ogni cosa vince l'oro. Tutti e quindici gli esemplari, sia quelli di soggetto mitologico che biblico hanno in comune la finalità erotica, ma non è ancora chiaro se Agostino li avesse progettati come una serie. De Grazia individua come termine ante quel il 1594-95 anno del viaggio d Agostino a Roma in cui le sue figure, influenzate dalla statuaria classica romana, si fanno più piene e plastiche, mentre il termine post quem sarebbe rappresentato dalla salita al soglio pontificio di Clemente VIII (1592 - 1605) che, in collera per la circolazione di queste stampe erotiche, biasimò Agostino e dichiarò inaccettabile la vista delle incisioni per la gente timorata di Dio. L'inizio dell'esecuzione si deve quindi collocare, secondo la De Grazia attorno al 1590 - 92 e il 1595, mentre Babette Bohn propende per una data leggermente più avanzata, attorno al 1594 - 97, in forza di alcune analogie trai i nudi di Agostino e quelli di Annibale a Galleria Farnese. Copia dell'incisione precedente in controparte e con la sigla PS in basso a sinistra è da identificarsi con la copia numero 3, individuata dalla Bohn come eseguita da Pietro Stefanoni. Vi compaiono numerose differenze quali: la fronte di Euridice maggiormente chiaroscurata e la muscolatura di entrambe le figure più enfiata, mentre certi particolari anatomici sono stati deformati o fraintesi al momento della trasposizione, si veda ad esempio il piede destro di Orfeo che nella copia appare trasformato in una sorta di moncherino piuttosto che essere poggiato sulla roccia. Nel catalogo redatto da Cesare Fasella, pur essendo una copia, l'incisione veniva valutata 100 £ al pari dell'originale di Agostino. STATI: S1. Incisione a bulino 140 x 101 senza scritte (Vienna) S2. con indicazione dello stampatore (Donato Rascicotti) (Bologna PN, FCRB 4566, Dresda, Parigi Biblioteque Nationale, Vienna, e altri) COPIE: C1. Incisione a bulino contemporanea in controparte ascritta da De Grazia a Luca Ciamberlano, mm 151 x 107 (Albertina, Bologna e altri) C2. Acquaforte nella stessa direzione, 230 x 193. Alcuni alberi nell'angolo di sinistra in alto. In basso a sinistra Ann. C. secondo un'annotazione dell'Albertina la stampa è di mano di Michel Corneille (1601 - /03 - 1664) (Parigi, Vienna,) C3. Incisione a bulino in controparte, mm. 142 x 102, In basso a sinistra il monogramma di una S con un taglio verticale. Identificata dalla Bohn come monogramma di Pietro Stefanoni (prima del 1589 - dopo il 1614) (Bologna FCRB 4567) C4. Acquaforte in controparte, mm. 176 x 119. Sul bordo: Orfeo riottiene fuori dell'inferno Euridice /La sua amata donna(Albertina) C5. Acquaforte in controparte, mm. 95 x 76, in un medaglione , secolo XIX (Parma Biblioteca Palatina) C6. Incisione a bulino in controparte simile alla copia 1, mm 152 x 107 (Bassano, Boston , Dresda) C7. Acquaforte e bulino in controparte (prossima alle copie 1 e 6 ma più cruda) , mm. 148 x 107 (Dresda) C8. Acquaforte in controparte, mm 159 x 110. Sul bordo Orphée perdant sa femme Euridyce pour la /Seconde fois. in basso a sinistra Carache in.)(pubblicata da Bouchard e Gravier nel 1786 collocazione ignota)
Soggetto o iconografia
Due figure, Orfeo ed Euridice, circondate dalle fiamme del regno dei mortisi abbracciano , ail loro piedi un violino
Bibliografia
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