Pellegrino Tibaldi

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Pellegrino Tibaldi

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Inventario
F31511
Autore
Categoria:

Notizie storico artistiche

Inventore
Anonimo
Disegnatore
Anonimo
Luogo e anno di edizione
XVII sec.
Tecnica e supporto
Acquaforte
Misure foglio (in mm)
258 x 190
Fondo/Raggruppamento
Notizie storico critiche
Pittore e architetto (Puria di Valsolda 1527 - Milano 1596). fratello di Domenico anch'egli architetto. Fu allievo del Bagnacavallo, ma sensibile anche ai modi del Parmigianino. Recatosi a Roma attorno al 1547 circa, entrò nella cerchia di Perin del Vaga e collaborò alla decorazione degli appartamenti di Paolo III in Castel S. Angelo. Qui la sua pittura si arricchì della lezione michelangiolesca (Adorazione dei pastori), mediata anche dall'opera di Daniele da Volterra, a fianco del quale lavorò nella cappella Della Rovere a Trinità dei Monti. Nel 1555 fu chiamato a Bologna dal cardinale Poggi, per il quale realizzò la decorazione di vari ambienti nel suo palazzo (particolarmente notevole il ciclo dell'Odissea) e progettò e decorò la cappella di famiglia in S. Giacomo Maggiore, rielaborando l'esperienza romana. Dopo un periodo di attività in Ancona (restauro e decorazione della Loggia dei Mercanti, 1558-61; decorazione del salone di palazzo Ferretti, ecc.), appoggiato da C. Borromeo, T. convogliò i suoi interessi e la sua attività nel campo dell'architettura, divenendo il principale interprete della riforma teorizzata dal cardinale. In Spagna (1586-96), chiamato da Filippo II, fu impegnato nell'Escorial (decorazione della cappella; soffitto della biblioteca). Tornato a Milano, riprese i lavori alla fabbrica del duomo, interrotti presto dalla morte.