Pianoforte a coda Giacomo Ferdinando Sievers c. 1850
Pianoforte a coda Giacomo Ferdinando Sievers c. 1850
Genera il pdfInventario
SCA.85
Autore
Categoria:
Notizie storico artistiche
Datazione
Firma
SIEVERS
Misure
217 x 128 cm
Iscrizioni
etichetta sul frontale:
SIEVERS
BREVETE' DU ROI
NAPLES
due iscrizioni a matita sui lati del telaio della tastiera:
Ciro Poli
Restauro eseguito 13-4-929
A VII
RESTAURATO 1/9/76 Pepe Claniro [?]
SIEVERS
BREVETE' DU ROI
NAPLES
due iscrizioni a matita sui lati del telaio della tastiera:
Ciro Poli
Restauro eseguito 13-4-929
A VII
RESTAURATO 1/9/76 Pepe Claniro [?]
Notizie storico critiche
Giacomo Ferdinando Sievers è nato nel 1809 a San Pietroburgo, probabilmente come Jacob Ferdinand Sievers. Dopo aver lavorato come costruttore di pianoforti sia a Pietroburgo che a Riga, si è trasferito a Napoli nel 1834; ha dapprima lavorato presso Kovata, per aprire in seguito una propria bottega. Nel 1838 ha ottenuto il brevetto “per la costruzione e smaltimento de’ piano-forti con pancone e cassa di ferro fuso; rimanendo libero a tutti di fabbricar piano-forti nel modo usato finora, o in altro modo qualunque, purché sieno differenti da quelli che s’introducono dal Sievers con pancone e cassa di ferro fuso”. Ottenne altri brevetti nel 1849, 1851 (“miglioramenti a’ pianoforti con meccanismi tedeschi"), 1860 (“nuovo modo di comporre le tastiere dei pianoforti”), 1861 e 1862.
Secondo una descrizione dell’epoca, “Il signor Sievers, di Pieteroburgo, da più anni stabilito in Napoli, fabbrica pure pianoforti a voci flautate e robuste, a tastiere pieghevoli e di squisita docilità” (Annali universali di statistica, economia pubblica, legislazione, storia, 1860).
Nel 1838 la ditta Sievers vinse la Medaglia d’oro durante l’Esposizione di Napoli; nel 1840 la Medaglia d’argento durante l’Esposizione di Napoli; nel 1844 nuovamente la Medaglia d’argento durante l’Esposizione di Napoli. La fabbrica era situata in via Nardones n. 14, al primo piano; successivamente accanto alla Chiesa di S. Teresa a Chiaja, n. 3; infine, a partire dagli anni '60, in Strada di Chiaja, Palazzo Francavilla di Cellamare.
La ditta Sievers produceva 4 tipi di pianoforte a coda (uno con la meccanica tedesca/viennese e tre con la meccanica francese), oltre a due tipi di pianoforti verticali e due di harmonium, un pianoforte “inclinato” e un pianoforte-harmonium.
Nel 1868 Sievers ha pubblicato il libro “Il pianoforte. Guida pratica per costruttori, accordatori, dilettanti e possessori di pianoforti, con 300 disegni” (Napoli, Stabilimento tipografico Ghio, 1868).
Dopo la morte del costruttore nel 1878, l’azienda è passata ai suoi operai che però presto sono stati costretti a chiudere. Giacomo Ferdinando Sievers, di fede luterana, è stato sepolto al Cimitero degli Inglesi a Napoli.
Il suo accordatore di fiducia, Andrea Bonomo, ha accordato per trent’anni i pianoforti secondo un temperamento “circolare”, leggermente più ineguale del Vallotti. Nel 1880 era il metodo ancora ampiamente usato a Napoli, dove il temperamento equabile si era stabilito solo nell’ultimo decennio del Ottocento.
Secondo una descrizione dell’epoca, “Il signor Sievers, di Pieteroburgo, da più anni stabilito in Napoli, fabbrica pure pianoforti a voci flautate e robuste, a tastiere pieghevoli e di squisita docilità” (Annali universali di statistica, economia pubblica, legislazione, storia, 1860).
Nel 1838 la ditta Sievers vinse la Medaglia d’oro durante l’Esposizione di Napoli; nel 1840 la Medaglia d’argento durante l’Esposizione di Napoli; nel 1844 nuovamente la Medaglia d’argento durante l’Esposizione di Napoli. La fabbrica era situata in via Nardones n. 14, al primo piano; successivamente accanto alla Chiesa di S. Teresa a Chiaja, n. 3; infine, a partire dagli anni '60, in Strada di Chiaja, Palazzo Francavilla di Cellamare.
La ditta Sievers produceva 4 tipi di pianoforte a coda (uno con la meccanica tedesca/viennese e tre con la meccanica francese), oltre a due tipi di pianoforti verticali e due di harmonium, un pianoforte “inclinato” e un pianoforte-harmonium.
Nel 1868 Sievers ha pubblicato il libro “Il pianoforte. Guida pratica per costruttori, accordatori, dilettanti e possessori di pianoforti, con 300 disegni” (Napoli, Stabilimento tipografico Ghio, 1868).
Dopo la morte del costruttore nel 1878, l’azienda è passata ai suoi operai che però presto sono stati costretti a chiudere. Giacomo Ferdinando Sievers, di fede luterana, è stato sepolto al Cimitero degli Inglesi a Napoli.
Il suo accordatore di fiducia, Andrea Bonomo, ha accordato per trent’anni i pianoforti secondo un temperamento “circolare”, leggermente più ineguale del Vallotti. Nel 1880 era il metodo ancora ampiamente usato a Napoli, dove il temperamento equabile si era stabilito solo nell’ultimo decennio del Ottocento.
Descrizione
Titolo: Pianoforte a coda
Numero di inventario: Collezione Scala 85
Nome dell'oggetto (IT/ENG): Pianoforte a coda / Grand piano
Classificazione: Strumenti a tastiera a corde percosse
Costruttore: Giacomo Ferdinando Sievers
Luogo di costruzione: Napoli
Numero di serie:
Data: c. 1850
Dimensioni (L x W x H): 217 x 128 cm
Meccanica: francese, a doppio scappamento
Mutazioni: 2 pedali (una corda, sollevamento smorzi)
Ambito: 80 tasti. Do0-Sol6
Autori: Giacomo Ferdinando Sievers
Data di acquisizione:
Restauri: Ciro Poli (1929)
Numero di inventario: Collezione Scala 85
Nome dell'oggetto (IT/ENG): Pianoforte a coda / Grand piano
Classificazione: Strumenti a tastiera a corde percosse
Costruttore: Giacomo Ferdinando Sievers
Luogo di costruzione: Napoli
Numero di serie:
Data: c. 1850
Dimensioni (L x W x H): 217 x 128 cm
Meccanica: francese, a doppio scappamento
Mutazioni: 2 pedali (una corda, sollevamento smorzi)
Ambito: 80 tasti. Do0-Sol6
Autori: Giacomo Ferdinando Sievers
Data di acquisizione:
Restauri: Ciro Poli (1929)