Pianoforte in tavolo da cucito attr. a Joseph Klein c. 1820
Pianoforte in tavolo da cucito attr. a Joseph Klein c. 1820
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TAG.D4
Autore
Categoria:
Notizie storico artistiche
Datazione
Firma
-
Misure
71 x 43 x 78 cm
Iscrizioni
Non v’è alcuna iscrizione sullo strumento, ma ad esso è allegata una scheda con la scritta a penna:
"Spinetta storica del principio del secolo XIX sulla quale Gioachino Rossini diede lezione di canto a Francesca Ciani Camperio"
"Spinetta storica del principio del secolo XIX sulla quale Gioachino Rossini diede lezione di canto a Francesca Ciani Camperio"
Notizie storico critiche
Tra il fondo vero e proprio e il piano fungente da appoggio della tastiera vi sono due pareti divisorie che delimitano gli spazi in cui vanno inseriti tre cassetti, suddivisi a loro volta in vari scomparti dotati di coperchio. Nei due scomparti laterali anteriori del cassetto centrale sono praticate all’interno delle due fiancate delle feritoie diagonali per l’inserimento dei perni di otto rocchetti per filo da cucito. Conservato è pure l’agoraio occupante lo scomparto anteriore centrale dello stesso cassetto.
Il pianoforte presenta una raffinata decorazione dipinta bicroma, che ricorda il contrasto cromatico presente nell’antica ceramica greca di epoca classica. La parte anteriore presenta tre medaglioni di forma ovale uniti da tralci di foglie e da fili di perle, antica simbologia delle donne maritate, così da impreziosire questo elegante oggetto, sicuramente destinato ad una donna che poteva servirsene sia come strumento musicale sia per riporre all’interno dei piccoli cassetti tutto l’occorrente per il cucito. L’educazione femminile, impartita all’interno delle mura domestiche
o presso istituzioni gestite prevalentemente da religiose, a partire dalla fine del XVI secolo aveva privilegiato in tutta l’Europa cattolica proprio l’avviamento alla musica, al ricamo ed alla manutenzione della biancheria e degli abiti, a cui le giovani erano così abituate a dedicare gran parte della loro giornata. Questo pianoforte si ispira ai modelli dello stile Impero, in cui prevale l’interpretazione più pittorica ed aggraziata sviluppata in ambito viennese: a paragone della coeva produzione di area francese, vengono infatti privilegiate linee più snelle e forme più leggere,
impreziosite da raffinati motivi ornamentali. I tre medaglioni della fascia anteriore presentano al centro una divinità femminile su un cocchio accompagnata da Mercurio, facilmente identificato dal caduceo: ai lati motivi di putti intenti a versare acqua ed a giocare in un canneto. Le figure poste ai quattro angoli sono due immagini maschili nella parte anteriore e due immagini femminili negli smussi posteriori: vestite di veli trasparenti, esse ricordano i motivi figurativi ispirati alle pitture pompeiane. Sulla base della qualità delle decorazioni e del repertorio di ispirazione classica a cui fanno riferimento si può supporre che il pianoforte sia stato donato ad una giovane donna di elevata condizione sociale, forse come dono nuziale.
L’attribuzione a Joseph Klein di Vienna è dovuta all’analogia di questo strumento con un “Nähtischklavier” firmato da quest’autore e conservato al Germanisches Nationalmuseum di Norimberga (MIR 1174).
Joseph Klein fu attivo a Vienna tra il 1813, anno in cui ottenne la licenza di lavoro, e il 1838. Oltre allo strumento
della presente collezione e a quello conservato a Norimberga, si conoscono, firmati da lui, un pianoforte in tavolo da cucito di struttura del tutto simile e attribuibile agli stessi anni, in possesso del Museo Storico di Cracovia, e un’orphica custodita presso il Museo Nazionale Ungherese di Budapest. Due altri strumenti di quest’ultimo tipo non firmati ma attribuibili allo stesso Klein si conservano rispettivamente presso il Gemeentemuseum dell’Aja e nel Museum of Fine Arts di Boston.
L’iscrizione allusiva ad una lezione di canto impartita da Rossini a Francesca Ciani Camperio (vergata sul verso d’un biglietto di partecipazione di nozze) non risale ad epoca anteriore alla metà degli anni Trenta del XX secolo e deriva quindi da una tradizione orale. Francesca Ciani era sorella dei celebri uomini politici, banchieri e patrioti italo-svizzeri Giacomo (Milano, 1776-Lugano, 1868) e Filippo (Milano, 1778-Lugano, 1867), il primo dei quali era in amichevoli rapporti con Rossini. Francesca Ciani fu moglie di Carlo Camperio, dottore in diritto e in matematica, da cui ebbe vari figli, tra cui Filippo (Philippe, Lodi, 1810-Milano, 1882), dottore in diritto all’Università di Ginevra e molto attivo nella vita politica di quella città, e Manfredo (Milano, 1826-Napoli, 1899), notissimo esploratore, scrittore e uomo politico. Francesca «era una donna energica e di grandi ideali e fervente patriota libertaria» e diede ai figli un’educazione patriottica e severa, Negli anni napoleonici e della Restaurazione tenne nella sua casa milanese un salotto «che si distingueva per patriottismo, belle arti e letteratura» e che fu frequentato, tra le varie insigni personalità, da Rossini.
"Collezione Tagliavini. Catalogo degli strumenti musicali", a cura di John Henry van der Meer e Luigi Ferdinando Tagliavini, Bononia University Press, Bologna 2008. Volume II, pp. 440-449: D4 Pianoforte in tavolo da cucito
Il pianoforte presenta una raffinata decorazione dipinta bicroma, che ricorda il contrasto cromatico presente nell’antica ceramica greca di epoca classica. La parte anteriore presenta tre medaglioni di forma ovale uniti da tralci di foglie e da fili di perle, antica simbologia delle donne maritate, così da impreziosire questo elegante oggetto, sicuramente destinato ad una donna che poteva servirsene sia come strumento musicale sia per riporre all’interno dei piccoli cassetti tutto l’occorrente per il cucito. L’educazione femminile, impartita all’interno delle mura domestiche
o presso istituzioni gestite prevalentemente da religiose, a partire dalla fine del XVI secolo aveva privilegiato in tutta l’Europa cattolica proprio l’avviamento alla musica, al ricamo ed alla manutenzione della biancheria e degli abiti, a cui le giovani erano così abituate a dedicare gran parte della loro giornata. Questo pianoforte si ispira ai modelli dello stile Impero, in cui prevale l’interpretazione più pittorica ed aggraziata sviluppata in ambito viennese: a paragone della coeva produzione di area francese, vengono infatti privilegiate linee più snelle e forme più leggere,
impreziosite da raffinati motivi ornamentali. I tre medaglioni della fascia anteriore presentano al centro una divinità femminile su un cocchio accompagnata da Mercurio, facilmente identificato dal caduceo: ai lati motivi di putti intenti a versare acqua ed a giocare in un canneto. Le figure poste ai quattro angoli sono due immagini maschili nella parte anteriore e due immagini femminili negli smussi posteriori: vestite di veli trasparenti, esse ricordano i motivi figurativi ispirati alle pitture pompeiane. Sulla base della qualità delle decorazioni e del repertorio di ispirazione classica a cui fanno riferimento si può supporre che il pianoforte sia stato donato ad una giovane donna di elevata condizione sociale, forse come dono nuziale.
L’attribuzione a Joseph Klein di Vienna è dovuta all’analogia di questo strumento con un “Nähtischklavier” firmato da quest’autore e conservato al Germanisches Nationalmuseum di Norimberga (MIR 1174).
Joseph Klein fu attivo a Vienna tra il 1813, anno in cui ottenne la licenza di lavoro, e il 1838. Oltre allo strumento
della presente collezione e a quello conservato a Norimberga, si conoscono, firmati da lui, un pianoforte in tavolo da cucito di struttura del tutto simile e attribuibile agli stessi anni, in possesso del Museo Storico di Cracovia, e un’orphica custodita presso il Museo Nazionale Ungherese di Budapest. Due altri strumenti di quest’ultimo tipo non firmati ma attribuibili allo stesso Klein si conservano rispettivamente presso il Gemeentemuseum dell’Aja e nel Museum of Fine Arts di Boston.
L’iscrizione allusiva ad una lezione di canto impartita da Rossini a Francesca Ciani Camperio (vergata sul verso d’un biglietto di partecipazione di nozze) non risale ad epoca anteriore alla metà degli anni Trenta del XX secolo e deriva quindi da una tradizione orale. Francesca Ciani era sorella dei celebri uomini politici, banchieri e patrioti italo-svizzeri Giacomo (Milano, 1776-Lugano, 1868) e Filippo (Milano, 1778-Lugano, 1867), il primo dei quali era in amichevoli rapporti con Rossini. Francesca Ciani fu moglie di Carlo Camperio, dottore in diritto e in matematica, da cui ebbe vari figli, tra cui Filippo (Philippe, Lodi, 1810-Milano, 1882), dottore in diritto all’Università di Ginevra e molto attivo nella vita politica di quella città, e Manfredo (Milano, 1826-Napoli, 1899), notissimo esploratore, scrittore e uomo politico. Francesca «era una donna energica e di grandi ideali e fervente patriota libertaria» e diede ai figli un’educazione patriottica e severa, Negli anni napoleonici e della Restaurazione tenne nella sua casa milanese un salotto «che si distingueva per patriottismo, belle arti e letteratura» e che fu frequentato, tra le varie insigni personalità, da Rossini.
"Collezione Tagliavini. Catalogo degli strumenti musicali", a cura di John Henry van der Meer e Luigi Ferdinando Tagliavini, Bononia University Press, Bologna 2008. Volume II, pp. 440-449: D4 Pianoforte in tavolo da cucito
Descrizione
Titolo: Pianoforte a coda
Numero di inventario: Collezione Tagliavini D4
Nome dell'oggetto (IT/ENG): Pianoforte in tavolo da cucito / Sewing-box piano
Classificazione: Strumenti a tastiera a corde percosse
Costruttore: Joseph Klein (attr.)
Luogo di costruzione: Vienna
Numero di serie: -
Data: c. 1820
Dimensioni (L x W x H): 71 x 43 x 78 cm
Meccanica: del tipo "viennese", ovvero a bilanciere con scappamento (Prellzungenmechanik); non vi sono paramartelli
Pedali: -
Ambito: 49 tasti. Fa2-Fa6
Autori: Joseph Klein (attr.) - strumento
Data di acquisizione: 2002
Restauri: laboratorio "Mastro del legno" di Arnaldo Boldrini e Renato Carnevali - strumento, riparazione degli steli di martelletti, riassestamento del piano d'appoggio e scorrimento della tastiera, ripristino della posizione originaria del somiere, ricostruzione di 8 martelletti e di 13 smorzatori (2002)
Numero di inventario: Collezione Tagliavini D4
Nome dell'oggetto (IT/ENG): Pianoforte in tavolo da cucito / Sewing-box piano
Classificazione: Strumenti a tastiera a corde percosse
Costruttore: Joseph Klein (attr.)
Luogo di costruzione: Vienna
Numero di serie: -
Data: c. 1820
Dimensioni (L x W x H): 71 x 43 x 78 cm
Meccanica: del tipo "viennese", ovvero a bilanciere con scappamento (Prellzungenmechanik); non vi sono paramartelli
Pedali: -
Ambito: 49 tasti. Fa2-Fa6
Autori: Joseph Klein (attr.) - strumento
Data di acquisizione: 2002
Restauri: laboratorio "Mastro del legno" di Arnaldo Boldrini e Renato Carnevali - strumento, riparazione degli steli di martelletti, riassestamento del piano d'appoggio e scorrimento della tastiera, ripristino della posizione originaria del somiere, ricostruzione di 8 martelletti e di 13 smorzatori (2002)
Bibliografia
"Collezione Tagliavini. Catalogo degli strumenti musicali", a cura di John Henry van der Meer e Luigi Ferdinando Tagliavini, Bononia University Press, Bologna 2008. Volume II, pp. 440-449: D4 Pianoforte in tavolo da cucito
Note
Lo strumento è esposto presso il Museo di San Colombano.