Pianoforte verticale Pleyel 1859

663a0accd695a40007842c74
1
663a0ad8d695a40007842c78
2
663a0aded695a40007842c7d
3
663a0ae3d695a40007842c7f
4
663a0ae6d695a40007842c81
5
663a0aeed695a40007842c83
6
663a0af3d695a40007842c85
7
663a0accd695a40007842c74
663a0ad8d695a40007842c78
663a0aded695a40007842c7d
663a0ae3d695a40007842c7f
663a0ae6d695a40007842c81
663a0aeed695a40007842c83
663a0af3d695a40007842c85

Pianoforte verticale Pleyel 1859

 Genera il pdf

Notizie storico artistiche

Datazione
Firma
Ignace Pleyel & Comp.ie
Misure
131,5 x 62 x 117 cm
Iscrizioni
etichetta:
Médailles d’Or en 1827, 34, 39, 55. Médailles d’honneur Exp.on Universelle 1855, Hors de Concours en 1849
IGNACE PLEYEL & COMP.IE
Paris

scritta dentro lo strumento:
Monghini

scritta dentro lo strumento:
Giuseppe Belloni
Accordatore riparatore pianoforti
Ravenna via Roma 133

scritta dentro lo strumento:
A. e M. Ducci N. 2245

scritta sulle leve dei primi tasti:
[chiave di violino] 7-12-60
[chiave di violino] 13-10-61
Notizie storico critiche
Nato nel 1757 a Ruppersthal in Austria, figlio di Martin, maestro di scuola, il giovane Ignaz studiò musica prima presso il compositore Johann Baptist Vanhal, e poi, a partire dal 1772, fu allievo di Joseph Haydn ad Eisenstadt. Trasferitosi in Francia, dove assunse il nome francese di Ignace, lavorò a partire dal 1797 come editore musicale (la maison Pleyel); a lui si deve la prima edizione (1801) dei quartetti per archi del suo maestro Haydn. In seguito divenne uno dei più famosi costruttori di pianoforti francesi del XIX secolo, facendo concorrenza anche ad altri grandi artigiani come Sébastien Érard. Quando morì, nel 1831, gli successe, nella compagnia da egli stesso fondata, il figlio Camille.

Una differenza sostanziale tra i pianoforti di Pleyel e quelli di Érard consiste nell'assenza, all'interno dei primi, del meccanismo del doppio scappamento, in quanto Pleyel seguiva le tecniche di costruzione degli artigiani inglesi. Il doppio scappamento, tuttavia, è oggi diffuso e generalmente presente in tutti i pianoforti a coda. Pleyel fu tra i primi ad introdurre il pianoforte verticale in Francia, adattando i modelli inglesi al mercato francese utilizzando poi per la prima volta il telaio in metallo.

Nel 1834 la fabbrica dava impiego a 250 dipendenti e produceva annualmente 1.000 pianoforti. La ditta forniva i pianoforti ai vari compositori e pianisti dell’epoca tra i quali Fryderyk Chopin, Claude Debussy, Saint-Saëns, Maurice Ravel e Igor Stravinsky. Alla fine del XIX secolo Pleyel brevettò la prima arpa cromatica; all’inizio del XX secolo cominciò a costruire anche clavicembali, utilizzati tra gli altri da Wanda Landowska, contribuendo così alla rinascita di quello strumento. La fabbrica ha acquisito nel 1980 le ditte Erard e Gaveau. Nel novembre 2013 è stata annunciata la chiusura dello stabilimento Pleyel in Francia.

Lo strumento n. 27749 è stato venduto da Pleyel a "MM Ducci" di Firenze, l'11 novembre 1859.
Descrizione
Titolo: Pianino
Numero di inventario: Collezione Scala 71
Nome dell'oggetto (IT/ENG): Pianoforte verticale / Upright piano
Classificazione: Strumenti a tastiera a corde percosse
Costruttore: Ignace Pleyel & Cie
Luogo di costruzione: Parigi
Numero di serie: 27749
Data: 1859
Dimensioni (L x W x H): 131,5 x 62 x 117 cm
Meccanica:
Mutazioni: 2 pedali (una corda: si spostano solo i martelli ma non la tastiera; alza smorzatori)
Ambito: 85 note. La-1-La6
Autori: Ignace Pleyel & Cie
Data di acquisizione:
Restauri: