Pianta della cisterna nel giardino del palazzo pubblico

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Pianta della cisterna nel giardino del palazzo pubblico

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Inventario
F34722
Categoria:

Notizie storico artistiche

Disegnatore
Cavazzoni Angelo Michele
Luogo e anno di edizione
Bologna
Tecnica e supporto
Acquaforte
Notizie storico critiche
L'esemplare fa parte di un volume composto da una miscellanea di 131 incisioni rilegate assieme, verosimilmente nel XIX secolo. Le stampe in esso contenute rappresentano mappe, palazzi, chiese, opere scultoree e porte di Bologna e sono datate tra il XVI e il XVIII secolo e realizzate da artisti più o meno noti. Il volume venne acquistato da Alfredo Baruffi nel gennaio del 1939 presso l’antiquario Ernesto Martelli (già direttore della cessata libreria antiquaria Zanichelli in via Santo Stefano 43).

Angelo Michele Cavazzoni nacque a Bologna nel 1672 , e vi morì nel 1743. Fu allievo di G. G. Santi e studioso delle opere dei Carracci a S. Michele in Bosco e a palazzo Fava. Ricoprì diverse cariche all'interno dell'Accademia Clementina. Come attestano Zanotti e Crespi, suoi biografi, fu soprattutto un copista. Sono infatti ricordate le copie delle seguenti opere: Ratto delle Sabine di G. G. Dal Sole (che gli fece incidere due suoi dipinti e presso il quale studiò); Resurrezione e Figliol prodigo di Annibale Carracci; la Turbantina, "l'arco" di S. Michele in Bosco (cioè il perduto dipinto del chiostro figurante S. Benedetto riceve i doni dei contadini:Gatti) ed altri dipinti di G. Reni; Maddalena di casa Angelelli di G. Cagnacci (due volte); Visione di Giacobbe, Abramo e gli Angeli, Mosè rimprovera gli Ebrei di Lodovico Carracci. Eseguì copie anche dal Cantarini, ma la sua impresa maggiore, che lo impegnò a lungo, furono le copie degli affreschi dei Carracci di palazzo Magnani (Orlandi).
Ebbe anche un'attività di prospettico poiché eseguì per il senatore Bargellini "più di cento disegni" (Crespi) dei principali monumenti architettonici di Bologna, alcuni dei quali furono anche incisi. Per Benedetto XIII disegnò la cappella dell'Arca di S. Domenico, e collaborò con M. A. Chiarini alla realizzazione dei suoi disegni di fabbriche.

Sul prospetto della cisterna, scudo con lo stemma della città di Bologna. In calce all'immagine scala di misurazione "di piedi quindeci"
La cisterna, costruita nel 1568, fu trasferita dal Palazzo Comunale all'Accademia di Belle Arti nel 1886