Pianta, e misura d’una Possessione divisa in quattro Pezze di terra…posta nel Comune di S. Antonio Abbate di Ceredoto Contà di Bologna…

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Pianta, e misura d’una Possessione divisa in quattro Pezze di terra…posta nel Comune di S. Antonio Abbate di Ceredoto Contà di Bologna…

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Inventario
F36698
Autore
Categoria:

Notizie storico artistiche

Datazione
Tecnica e supporto
Acquerello, inchiostro e tracce di grafite su carta. In due fogli
Misure foglio (in mm)
530x765
Iscrizioni
Nel cartiglio si leggono tutte le caratteristiche della possessione e il nome del proprietario, il conte e Senatore Segni. Nell’angolo inferiore destro, compare la scala di misurazione. Sul verso, a inchiostro, “G II n. 4 Ceretolo”
Notizie storico critiche
Le mappe agricole costituiscono una preziosa testimonianza di com’era il territorio bolognese tra il XVII e il XVIII secolo. Redatte con lo scopo di delimitare con certezza le singole proprietà private, queste mappe sono state un utile strumento per risolvere ogni possibile questione inerente ai diritti e ai regolamenti della proprietà terriera, soprattutto in un periodo di grandi cambiamenti come quello di cui esse sono testimoni. Nei primi anni del Settecento, infatti, vennero introdotte riforme di stampo protocapitalista che portarono a una vera e propria rivoluzione dell’economia, in particolar modo per quella basata sull’agricoltura. I possedimenti terrieri iniziarono ad essere considerati come sorgenti di profitti destinati ad aumentare sempre di più. Da questa consapevolezza ebbe origine la necessità di averne una conoscenza più approfondita da parte degli stessi proprietari che, dopo secoli di disinteresse, richiesero sempre più informazioni sui terreni e sulle loro caratteristiche, sulle tecniche di coltura e i loro sviluppi, e cominciarono a progettare riorganizzazioni e bonifiche dei campi. Proprio in funzione di tale evoluzione, la figura del perito agrimensore ebbe grande evoluzione e divenne di primaria importanza, richiedendo competenze maggiori e una solida base culturale rispetto ai secoli precedenti. La stesura delle mappe, difatti, si trasformò in un compito preciso in cui nulla - dalla struttura del segno alla scelta del colore - poteva essere lasciato all’intuizione personale del singolo. In esse dovevano essere precisate le aree riservate alle colture, specificandone le qualità, gli spazi destinati alle abitazioni, ai luoghi di ricovero per gli animali, alle piantagioni ad alto fusto, e così via. Ceretolo, oggi frazione di Casalecchio di Reno, ha origini antichissime e deve il suo nome alle estensioni boschive di querce e castagni che ricoprivano e ricoprono in parte ancora oggi le estreme propaggini dell'Appennino Settentrionale che si allungano a sud del paese. Una veduta della parrocchia di Sant’Antonio Abate e Sant’Andrea fu pubblicata da Enrico Corty nel primo (1844) di quattro tomi sulle "Chiese Parrocchiali della Diocesi di Bologna"