Piante con suoi alzati, profili, e notizie delle origini dell'acque - Assonometria del Nettuno
Piante con suoi alzati, profili, e notizie delle origini dell'acque - Assonometria del Nettuno
Genera il pdfNotizie storico artistiche
Inventore
Laureti Tommaso (Palermo, 1530 circa – Roma, 1602 circa)
Luogo e anno di edizione
Bologna, 1763 (1747)
Tecnica e supporto
Acquaforte
Misure foglio (in mm)
475 x 560
Notizie storico critiche
L'esemplare è sciolto.
Marc'Antonio Chiarini fu artista eclettico: quadraturista, scenografo, architetto, scrittore d’arte e poeta. Allievo di Francesco Quaini e di Domenico Santi detto il Mengazzino, dai quali ereditò la lezione di Mitelli, di cui fu uno dei maggiori interpreti e continuatori. Nel 1681 ebbe inizio il lungo sodalizio col figurista Giovanni Antonio Burrini. Dal 1708 collabora con Donato Creti in palazzo Pepoli Campogrande realizzando l'intelaiatura prospettica per l'Alessandro che taglia il nodo gordiano, una delle sue migliori di pittore di architetture illusive. Sempre per la famiglia Pepoli nel 1701 aveva dipinto, in Palazzo Vecchio, una piccola galleria. Non secondaria nel suo percorso artistico si deve considerare l'attività di scenografo e una copiosissima produzione di tele di prospettiva, oggi purtroppo ancora disperse.
Appassionato di problemi di idraulica si dedicò alla compilazione del libro sul fonte pubblico di Bologna: "Piante con suoi alzati,profili,e notizie delle origini dell'acque che servono al pubblico fonte della piazza Maggiore della città di Bologna", uscito postumo nel 1763. Il libro conteneva sei tavole: Tav. 1 Alzata della Fonte del Nettuno posta nella Piazza Maggiore di Bologna; Tav. 2 Fonte posto nel muro del Pubblico Palazzo; Tav. 3 Origine dell'Acque di Valverde, e sue Conserve vicino S. Onofrio; Tav. 4 Pianta con suo alzato della Pubblica Fonte di Nettuno; Tav. 5 Piccole Fonti situate ne' quattro angoli della Ferrata; Piccola Fonte; Tav. 6 Veduta del Monastero; Conserve et origine dell'Acque sotto l'Orto situato nel monte di S. Michele in Bosco
Marc'Antonio Chiarini fu artista eclettico: quadraturista, scenografo, architetto, scrittore d’arte e poeta. Allievo di Francesco Quaini e di Domenico Santi detto il Mengazzino, dai quali ereditò la lezione di Mitelli, di cui fu uno dei maggiori interpreti e continuatori. Nel 1681 ebbe inizio il lungo sodalizio col figurista Giovanni Antonio Burrini. Dal 1708 collabora con Donato Creti in palazzo Pepoli Campogrande realizzando l'intelaiatura prospettica per l'Alessandro che taglia il nodo gordiano, una delle sue migliori di pittore di architetture illusive. Sempre per la famiglia Pepoli nel 1701 aveva dipinto, in Palazzo Vecchio, una piccola galleria. Non secondaria nel suo percorso artistico si deve considerare l'attività di scenografo e una copiosissima produzione di tele di prospettiva, oggi purtroppo ancora disperse.
Appassionato di problemi di idraulica si dedicò alla compilazione del libro sul fonte pubblico di Bologna: "Piante con suoi alzati,profili,e notizie delle origini dell'acque che servono al pubblico fonte della piazza Maggiore della città di Bologna", uscito postumo nel 1763. Il libro conteneva sei tavole: Tav. 1 Alzata della Fonte del Nettuno posta nella Piazza Maggiore di Bologna; Tav. 2 Fonte posto nel muro del Pubblico Palazzo; Tav. 3 Origine dell'Acque di Valverde, e sue Conserve vicino S. Onofrio; Tav. 4 Pianta con suo alzato della Pubblica Fonte di Nettuno; Tav. 5 Piccole Fonti situate ne' quattro angoli della Ferrata; Piccola Fonte; Tav. 6 Veduta del Monastero; Conserve et origine dell'Acque sotto l'Orto situato nel monte di S. Michele in Bosco
Bibliografia
F. Ceccarelli, E. Feretti; Il Nettuno architetto delle acque . Bologna L'acqua per la città tra Medioevo e Rinascimento, Bologna 2018, p.160-164