Pietre alpestri

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Pietre alpestri

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Notizie storico artistiche

Datazione
Firma
Firmato in basso a destra
Tecnica e supporto
Olio su tavola
Misure (in cm)
90x75; con cornice: 108x93x6
Notizie storico critiche
Nato a Fondo, in Val di Non, Fortunato Depero si trasferisce presto a Rovereto. Dopo aver raggiunto il successo, nel 1919 ritorna a Rovereto, ancora distrutta dagli eventi bellici e fonda la sua Casa d'arte futurista, ove intende produrre arazzi, cartelli pubblicitari, mobili e suppellettili per decorare la nuova casa futurista. Sono di quel periodo quadri di grande suggestione, e di accento quasi metafisico. Dalla seconda metà degli anni Trenta, poco a poco si defila, ritirandosi sempre più nel suo Trentino: la pittura indulge spesso su tematiche alpine, come dimostra l'opera qui conservata, recuperando il folclore locale e stemperando talvolta la tavolozza verso colori autunnali e nostalgici. Il 17 gennaio 2009, dopo un lungo periodo di chiusura e un successivo restauro, la Casa d'Arte Futurista Depero ha riaperto come sede museale del Mart di Rovereto.
Soggetto o iconografia
Paesaggio montano stilizzato, con casa sulla destra vagamente classicheggiante, tre alberi sullo sfondo, staccionata in primo piano.
Bibliografia
L. Regano, in Antico e Moderno, Bologna 2014, pp. 248-249; S.Papetti (a cura di), Venti Futuristi, Milano 2017, p.53; 100% Italia, (a cura di A. Busto), Torino 2018, p. 111;
Mostre
Biennale di Venezia (Venezia, 1934); Bologna si rivela 2009; Antico e Moderno (Bologna, 2014); Venti futuristi (Senigallia, 2017); 100% Italia (Biella, Vercelli, Torino 2018-2019); Il fregio dei Carracci - Opere a confronto (Bologna, 2019-2020);