Profilo del canale Naviglio di Bologna colle sezioni de suoi sostegni e loro pertinenze riferito ad un’orizontale che comincia dalla punta del ferro superiore stabilito a sinistra sotto la volta della porta della città al porto Naviglio e che termina nella verticale all’occhio dell’anello in Malalbergo a norma della livellazione fatta negli anni 1744 e 1745
Profilo del canale Naviglio di Bologna colle sezioni de suoi sostegni e loro pertinenze riferito ad un’orizontale che comincia dalla punta del ferro superiore stabilito a sinistra sotto la volta della porta della città al porto Naviglio e che termina nella verticale all’occhio dell’anello in Malalbergo a norma della livellazione fatta negli anni 1744 e 1745
Genera il pdfNotizie storico artistiche
Datazione
Inventore
Bonaccorsi Ercole Antonio, Mariotti Giovanni
Disegnatore
Mariotti Giovanni
Luogo e anno di edizione
s.l., 1745 c.
Tecnica e supporto
incisione all’acquaforte su carta filigranata
Misure foglio (in mm)
530x3750 in più fogli
Iscrizioni incise
a sinistra vi sono alcune legende con le indicazioni relative a chiuse, chiaviche, bocchette, fosse, sostegni ecc.;
in basso a destra i nomi degli esecutori
in basso a destra i nomi degli esecutori
Notizie storico critiche
La stampa, di grandissime dimensioni, mostra tutto il percorso del Canale Navile da Bologna a Malalbergo. Al centro una figura allegorica (molto probabilmente riferibile al fiume Reno). Le dimensioni dell’opera non hanno consentito di riprodurla per intero.
Fu acquistata nel dicembre 1936 presso l’antiquario Giuseppe Ranuzzi.
Il Canale Navile è un canale originato dalle acque del Canale Cavaticcio, derivato a sua volta dal Canale di Reno. Partendo dalla ex zona portuale di Bologna, tra porta delle Lame e porta Galliera, si dirige verso nord immettendosi, dopo circa 36 chilometri, nel fiume Reno presso la località Passo Segni. Deve il suo nome alla funzione di canale navigabile, che svolse dal XV secolo fino ai primi anni del XX secolo. Lungo il suo percorso fu realizzato un sistema di chiuse (dette sostegni), tuttora esistenti, anche se non più in funzione, per permettere la navigazione. La sua storia coincide, appunto, con quella della navigazione bolognese, da sempre veicolo fondamentale soprattutto per il commercio. Dopo infinite vicende, nel 1547 fu presa la decisione di portare il porto dentro le mura della città, e, soprattutto, fu affidato l’incarico di progettare i nuovi sostegni necessari e di adeguare i vecchi a Iacopo Barozzi, detto il Vignola. Nel 1550 il nuovo porto di Bologna ed il nuovo canale Navile erano finalmente attivi e lo rimasero, a testimonianza del buon lavoro del Barozzi, fino al 1934, per quanto la chiusura del porto fosse già prevista nel piano regolatore del 1889.
Fu acquistata nel dicembre 1936 presso l’antiquario Giuseppe Ranuzzi.
Il Canale Navile è un canale originato dalle acque del Canale Cavaticcio, derivato a sua volta dal Canale di Reno. Partendo dalla ex zona portuale di Bologna, tra porta delle Lame e porta Galliera, si dirige verso nord immettendosi, dopo circa 36 chilometri, nel fiume Reno presso la località Passo Segni. Deve il suo nome alla funzione di canale navigabile, che svolse dal XV secolo fino ai primi anni del XX secolo. Lungo il suo percorso fu realizzato un sistema di chiuse (dette sostegni), tuttora esistenti, anche se non più in funzione, per permettere la navigazione. La sua storia coincide, appunto, con quella della navigazione bolognese, da sempre veicolo fondamentale soprattutto per il commercio. Dopo infinite vicende, nel 1547 fu presa la decisione di portare il porto dentro le mura della città, e, soprattutto, fu affidato l’incarico di progettare i nuovi sostegni necessari e di adeguare i vecchi a Iacopo Barozzi, detto il Vignola. Nel 1550 il nuovo porto di Bologna ed il nuovo canale Navile erano finalmente attivi e lo rimasero, a testimonianza del buon lavoro del Barozzi, fino al 1934, per quanto la chiusura del porto fosse già prevista nel piano regolatore del 1889.
Bibliografia
Cristina Bersani, Una raccolta di mappe relative ad affari d'acque nella Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio, n. 36, p. 231 in “L’Archiginnasio” Bollettino della Biblioteca Comunale di Bologna, Anno LXXVIII, 1983