Progetto di chiesa
Progetto di chiesa
Genera il pdfNotizie storico artistiche
Datazione
Firma
firmato in basso a destra.
Tecnica e supporto
penna su carta
Misure foglio (in mm)
217 x 289
Iscrizioni
GV/ 3 colonne tratto forte/17
Fondo/Raggruppamento
Notizie storico critiche
Nata nel 1931 la rivista L'Orto, mensile di arte e letteratura, fondata dai giovani Giorgio e Otello Vecchietti, Corrado Corazza, Nino Bertocchi e Giovanni Poggeschi, a cui si aggiungerà poco dopo il veneto Giuseppe Marchiori, mantiene un atteggiamento prudente nei confronti del regime ed eclettico nel gusto, rinunciando a etichette e programmi. Pubblicata fino al 1939, la rivista presenta opere dei migliori artisti locali, da Nino Bertocchi a Lea Colliva, da Bruno Saetti a Mario Pozzati, e accoglie contributi esterni prestigiosi: Piero Bargellini, Umberto Saba, Mario Luzi, tra gli altri.
Giuseppe Vaccaro (Bologna, 31 aprile 1896 - Roma 11 settembre 1970) fu uno dei maggiori architetti italiani del Novecento. Laureato nel 1920 a Bologna, Vaccaro attraversa le vicende dell'architettura italiana del secolo scorso con indipendenza di pensiero e originalità di linguaggio, rinunciando a produrre manifesti ideologici per concentrarsi sulle forme proprie dell'architettura: Testimonianze tra le più significative di tale convincimento sono opere quali la Facoltà di Ingegneria di Bologna (1931-35), il Palazzo delle Poste di Napoli (1928-36), i progetti romani per l'Auditorium (1935) e per la Casa littoria (1937), sino al capolavoro assoluto costituito dalla colonia Agip di Cesenatico (1936-38),
Gli anni del secondo dopoguerra vedono anche la realizzazione di opere attraversate da tensioni a tratti drammatiche - come nell'irrisolta dialettica tra esterno ed interno della chiesa di Sant'Antonio Abate a Recoaro Terme (1949-51) - e caratterizzate da una sorta di precario equilibrio tra riflessi terreni e slanci spirituali, tra concretezza dei materiali e nitore delle forme - come nelle chiese del Sacro Cuore di Maria Immacolata nel quartiere di Borgo Panigale (1955-62) e di San Giovanni Bosco a Bologna (1958-67). La chiesa salesiana dedicata a San Giovanni Bosco, una delle ultime architetture di Giuseppe Vaccaro, è una delle sue opere più monumentali e moderne, realizzata "con coraggio e alta coerenza" (Matteucci). Il campanile, che allude alle tante torri bolognesi, si pone come riferimento visivo per il quartiere popolare circostante.
Giuseppe Vaccaro (Bologna, 31 aprile 1896 - Roma 11 settembre 1970) fu uno dei maggiori architetti italiani del Novecento. Laureato nel 1920 a Bologna, Vaccaro attraversa le vicende dell'architettura italiana del secolo scorso con indipendenza di pensiero e originalità di linguaggio, rinunciando a produrre manifesti ideologici per concentrarsi sulle forme proprie dell'architettura: Testimonianze tra le più significative di tale convincimento sono opere quali la Facoltà di Ingegneria di Bologna (1931-35), il Palazzo delle Poste di Napoli (1928-36), i progetti romani per l'Auditorium (1935) e per la Casa littoria (1937), sino al capolavoro assoluto costituito dalla colonia Agip di Cesenatico (1936-38),
Gli anni del secondo dopoguerra vedono anche la realizzazione di opere attraversate da tensioni a tratti drammatiche - come nell'irrisolta dialettica tra esterno ed interno della chiesa di Sant'Antonio Abate a Recoaro Terme (1949-51) - e caratterizzate da una sorta di precario equilibrio tra riflessi terreni e slanci spirituali, tra concretezza dei materiali e nitore delle forme - come nelle chiese del Sacro Cuore di Maria Immacolata nel quartiere di Borgo Panigale (1955-62) e di San Giovanni Bosco a Bologna (1958-67). La chiesa salesiana dedicata a San Giovanni Bosco, una delle ultime architetture di Giuseppe Vaccaro, è una delle sue opere più monumentali e moderne, realizzata "con coraggio e alta coerenza" (Matteucci). Il campanile, che allude alle tante torri bolognesi, si pone come riferimento visivo per il quartiere popolare circostante.
Bibliografia
"L'Orto" rivista di lettere e arte. Un'avventura culturale nella Bologna degli anni Trenta, Bologna 2019, p.75
Mostre
"L'Orto" rivista di lettere e arte. Un'avventura culturale nella Bologna degli anni Trenta (Bologna 2019)