Prospetto del Palazzo Isolani da S. Stefano Architettura d'Antonio Torri
Prospetto del Palazzo Isolani da S. Stefano Architettura d'Antonio Torri
Genera il pdfInventario
F30761
Categoria:
Notizie storico artistiche
Inventore
Landi Giuseppe Antonio
Disegnatore
Landi Giuseppe Antonio
Luogo e anno di edizione
Bologna
Editore
Tecnica e supporto
acquaforte
Misure foglio (in mm)
445 x 595
Fondo/Raggruppamento
Notizie storico critiche
Landi nacque a Bologna il 30 ottobre 1713 da Carlo Antonio Landi, dottore in Filosofia e Medicina e docente di Logica e Filosofia all´Università, e da Antonia Maria Teresa Guglielmini. A partire dal 1730 frequenta l’Istituto delle Scienze e delle Arti di Bologna. Allievo prediletto di Fernando Galli Bibiena, che nel 1738 avanza la proposta di aggregarlo tra gli Accademici del Numero, i quaranta maestri che guidavano l’Accademia Clementina. L’ attività di Landi è vasta e molteplice. Bologna era in quel tempo la capitale della pittura illusionistica d’architettura.
L’accademico Marcello Oretti alla fine del Settecento ricorda che Giuseppe Antonio Landi: “
Intagliò in rame cioè un libro col titolo, Raccolta di alcune facciate di Palazzi, e Cortili dei più
riguardevoli di Bologna. In Bologna nella Stamparia di Lelio della Volpe dedicate al Signor Senatore
Ascanio Orsi”. Questa è la sua prima opera realizzata probabilmente dopo il 1743 poiché nelle
avvertenze ai lettori, rende omaggio alla memoria del suo maestro Ferdinando Bibiena, morto a
quella data. Anche la nota dell’Assunteria dell’Istituto di Scienze e Arti, datata 1747, per la nomina di Landi tra
gli accademici del numero riporta come: “Questo è disegnatore d’Architettura et architetto, et ha
posto alle stampe pochi anni fa disegni d’architettura molto esatti…”.
In effetti Landi sarà conosciuto a Bologna piuttosto nella sua qualità di disegnatore che di architetto ed è nelle prime funzioni che viene reclutato per la spedizione nella colonia del Brasile.
Le parole di Giampietro Zanotti, biografo degli accademici, elogiano le sue abilità “..che
egregiamente disegna e che può chiamarsi il diletto suo…”.
L’accademico Marcello Oretti alla fine del Settecento ricorda che Giuseppe Antonio Landi: “
Intagliò in rame cioè un libro col titolo, Raccolta di alcune facciate di Palazzi, e Cortili dei più
riguardevoli di Bologna. In Bologna nella Stamparia di Lelio della Volpe dedicate al Signor Senatore
Ascanio Orsi”. Questa è la sua prima opera realizzata probabilmente dopo il 1743 poiché nelle
avvertenze ai lettori, rende omaggio alla memoria del suo maestro Ferdinando Bibiena, morto a
quella data. Anche la nota dell’Assunteria dell’Istituto di Scienze e Arti, datata 1747, per la nomina di Landi tra
gli accademici del numero riporta come: “Questo è disegnatore d’Architettura et architetto, et ha
posto alle stampe pochi anni fa disegni d’architettura molto esatti…”.
In effetti Landi sarà conosciuto a Bologna piuttosto nella sua qualità di disegnatore che di architetto ed è nelle prime funzioni che viene reclutato per la spedizione nella colonia del Brasile.
Le parole di Giampietro Zanotti, biografo degli accademici, elogiano le sue abilità “..che
egregiamente disegna e che può chiamarsi il diletto suo…”.
Bibliografia
M. Oretti, Pittori Bolognesi. Notizie de’ professori del disegno cioè pittori, scultori e architetti bolognesi e de’ forestieri di sua scuola raccolte e in più tomi divise, BCAB, Sez. Manoscritti e rari, Ms. B 132, vol. 10, pp. 122- 123; Edifici bolognesi del Cinque-Seicento: dalla raccolta di alcune facciate di palazzi e cortili de più riguardevoli di Bologna, [Giuseppe Antonio Landi], a cura di Giancarlo Roversi, Bologna, Banca Cooperativa di Bologna, 1979; C. Bersani, V. Roncuzzi, Bologna nei libri d’arte dei secoli XVI-XIX, Bologna 2004, p. 67