Prospetto della Chiesa dell'Ospitale per li Pellegrini di S. Francesco

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Prospetto della Chiesa dell'Ospitale per li Pellegrini di S. Francesco

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Notizie storico artistiche

Inventore
Tibaldi Domenico (Bologna 1541 - 1583)
Disegnatore
Landi Giuseppe Antonio
Luogo e anno di edizione
Bologna,dopo il 1743
Tecnica e supporto
Acquaforte
Misure foglio (in mm)
497 x 380
Iscrizioni incise
In basso a matita delieneato ed inciso da Antonio Landi-Bologna
Notizie storico critiche
L'esemplare fa parte di un volume composto da una miscellanea di 131 incisioni rilegate assieme, verosimilmente nel XIX secolo. Le stampe in esso contenute rappresentano mappe, palazzi, chiese, opere scultoree e porte di Bologna e sono datate tra il XVI e il XVIII secolo e realizzate da artisti più o meno noti. Il volume venne acquistato da Alfredo Baruffi nel gennaio del 1939 presso l’antiquario Ernesto Martelli (già direttore della cessata libreria antiquaria Zanichelli in via Santo Stefano 43).
Landi nacque a Bologna il 30 ottobre 1713 da Carlo Antonio Landi, dottore in Filosofia e Medicina e docente di Logica e Filosofia all´Università, e da Antonia Maria Teresa Guglielmini. A partire dal 1730 frequenta l’Istituto delle Scienze e delle Arti di Bologna. Allievo prediletto di Fernando Galli Bibiena, che nel 1738 avanza la proposta di aggregarlo tra gli Accademici del Numero, i quaranta maestri che guidavano l’Accademia Clementina. L’ attività di Landi è vasta e molteplice. Bologna era in quel tempo la capitale della pittura illusionistica d’architettura. L’accademico Marcello Oretti alla fine del Settecento ricorda che Giuseppe Antonio Landi: “ Intagliò in rame cioè un libro col titolo, Raccolta di alcune facciate di Palazzi, e Cortili dei più riguardevoli di Bologna. In Bologna nella Stamparia di Lelio della Volpe dedicate al Signor Senatore Ascanio Orsi”. Questa è la sua prima opera realizzata probabilmente dopo il 1743 poiché nelle avvertenze ai lettori, rende omaggio alla memoria del suo maestro Ferdinando Bibiena, morto a quella data. Anche la nota dell’Assunteria dell’Istituto di Scienze e Arti, datata 1747, per la nomina di Landi tra gli accademici del numero riporta come: “Questo è disegnatore d’Architettura et architetto, et ha posto alle stampe pochi anni fa disegni d’architettura molto esatti…”. In effetti Landi sarà conosciuto a Bologna piuttosto nella sua qualità di disegnatore che di architetto ed è nelle prime funzioni che viene reclutato per la spedizione nella colonia del Brasile. Le parole di Giampietro Zanotti, biografo degli accademici, elogiano le sue abilità “..che egregiamente disegna e che può chiamarsi il diletto suo…”.
Bibliografia
M. Oretti, Pittori Bolognesi. Notizie de’ professori del disegno cioè pittori, scultori e architetti bolognesi e de’ forestieri di sua scuola raccolte e in più tomi divise, BCAB, Sez. Manoscritti e rari, Ms. B 132, vol. 10, pp. 122- 123; Edifici bolognesi del Cinque-Seicento: dalla raccolta di alcune facciate di palazzi e cortili de più riguardevoli di Bologna, [Giuseppe Antonio Landi], a cura di Giancarlo Roversi, Bologna, Banca Cooperativa di Bologna, 1979; C. Bersani, V. Roncuzzi, Bologna nei libri d’arte dei secoli XVI-XIX, Bologna 2004, p. 67