Quattro Santi implorano la Madonna per la salvezza di Bologna assediata (Miracolo del Baraccano)
Quattro Santi implorano la Madonna per la salvezza di Bologna assediata (Miracolo del Baraccano)
Genera il pdfNotizie storico artistiche
Datazione
Luogo e anno di edizione
[Bologna, 1765]
Tecnica e supporto
acquaforte e bulino
Misure foglio (in mm)
580x420
Misure battuta (in mm)
420x310
Iscrizioni incise
“Terribilis ut castrorum acies ordinata” nella fascia retta dall’angelo sul lato destro. Nell’angolo inferiore destro si legge “Giuseppe Benedetti incise 1765”
Fondo/Raggruppamento
Notizie storico critiche
L'episodio narrato nell'incisione viene generalmente identificato come quello del cosiddetto Miracolo del Baraccano. Quattro santi circondano la Vergine con il Bambino in braccio (probabilmente San Petronio, San Domenico, San Floriano e San Procolo) Nell’angolo inferiore sinistro un putto regge lo stemma della Confraternita di Santa Maria della Morte. L’episodio di cui sopra avvenne nel 1512, durante l’assedio alla città da parte delle nazioni della Lega Santa. A ricordo di tale avvenimento sulla facciata della chiesa fu posta una lapide che -tradotta- recita testualmente: “Al Dio Ottimo Massimo. Nell’anno 1512, nel mese di gennaio, essendo Bologna assediata e qui aspramente attaccata, la parte delle mura dove si vede ancora oggi l'immagine dipinta della Beata Vergine, alle Calende di febbraio (l'1 febbraio) fu sollevata di notte in modo straordinario da una esplosione generata da un fuoco appiccato entro un cunicolo, sì aprì davanti agli occhi di entrambi gli eserciti, e si ricollocò miracolosamente nello stesso luogo. Così la venerazione di tutta la città nei confronti della Madre di Dio, iniziata devotamente in questo stesso luogo nell'anno 1401, in seguito a questo evento si accrebbe maggiormente”.
Bibliografia
Zeno Davoli, La Raccolta di Stampe "Angelo Davoli". Catalogo generale con la coll. di C. Panizzi, Reggio Emilia, Diabasis, 1996, v. I (A-Bio) (monografie e cataloghi. La Biblioteca di Pausania). Pag: 290 Cit: 3060.
Note
INVENTARIO SASSOLI: 16183