Reliquia del capo di S. Petronio

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Reliquia del capo di S. Petronio

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Inventario
F31727
Categoria:

Notizie storico artistiche

Inventore
Foschi Giuseppe
Disegnatore
Foschi Giuseppe
Luogo e anno di edizione
Bologna, dopo il 1743
Tecnica e supporto
Bulino e acquaforte
Fondo/Raggruppamento
Notizie storico critiche
San Petronio nella chiesa del Santo Sepolcro in Santo Stefano da lui fatta costruire ad immagine e somiglianza di quello di Gerusalemme. Dopo la sua nomina a santo e la costruzione della basilica a lui intitolata, iniziarono a nascere i primi contrasti sulle sue reliquie. Il Comune infatti non vedeva di buon occhio che il corpo del santo fosse sotto la giurisdizione della curia. Nel quindicesimo secolo si decise che dietro un pagamento annuo di diecimila scudi d’oro, il pomeriggio del 3 ottobre il capo del santo potesse essere spostato in San Petronio per le celebrazioni del patrono, per poi essere riportato il giorno dopo dai monaci. Solo nel 1743, grazie a Papa Benedetto XIV, già vescovo di Bologna, la situazione arrivò a una svolta. Giudicando assurdo che non fosse presente nessuna reliquia del santo nella chiesa a lui dedicata, il Pontefice impose ai monaci di cedere il capo del santo ai canonici petroniani. I Celestini, però, per sottolineare il loro disappunto, non donarono la reliquia alla basilica, ma direttamente al papa, che dovette costruire un nuovo reliquiario e donarlo a sua volta. Quello rappresentato nell'incisione è il reliquiario fatto realizzare da Benedetto XIV Lambertini, oggi visibile nella cappella del santo patrono in San Petronio.