Reliquiario di Alessandro Sauli
Reliquiario di Alessandro Sauli
Genera il pdfNotizie storico artistiche
Inventore
Anonimo bolognese XVIII sec.
Disegnatore
Anonimo bolognese XVIII sec.
Luogo e anno di edizione
Bologna, dopo il 1742
Tecnica e supporto
Acquaforte
Misure foglio (in mm)
493 x 385
Notizie storico critiche
L'esemplare fa parte di un volume composto da una miscellanea di 131 incisioni rilegate assieme, verosimilmente nel XIX secolo. Le stampe in esso contenute rappresentano mappe, palazzi, chiese, opere scultoree e porte di Bologna e sono datate tra il XVI e il XVIII secolo e realizzate da artisti più o meno noti. Il volume venne acquistato da Alfredo Baruffi nel gennaio del 1939 presso l’antiquario Ernesto Martelli (già direttore della cessata libreria antiquaria Zanichelli in via Santo Stefano.
Il luogo e la data di pubblicazione sono quelli di probabile esecuzione, posteriore alla donazione del reliquiario di Alessandro Sauli ,(Milano, 15 febbraio 1534 – Calosso, 11 ottobre 1592) che fu vescovo e teologo dell'Ordine dei Chierici Regolari di San Paolo, da parte di Benedetto XIV alla chiesa dei Chierici Regolari di S. Paolo di Bologna.
Nelle "Notizie degli scrittori bolognesi raccolte da Tommaso Fantuzzi", è scritto che Padre Tommaso Grazioli ricevuto il prezioso reliquairio in dono dal papa, stimò opportuno di aggiungervi un piedistallo per sostenerlo. Il disegno dei due angeli alati fu fatto da Angelo Piò e fuso in argento e oro da Stefano Masio, mentre il piede fu fatto da valenti argentieri di Milano.
Il luogo e la data di pubblicazione sono quelli di probabile esecuzione, posteriore alla donazione del reliquiario di Alessandro Sauli ,(Milano, 15 febbraio 1534 – Calosso, 11 ottobre 1592) che fu vescovo e teologo dell'Ordine dei Chierici Regolari di San Paolo, da parte di Benedetto XIV alla chiesa dei Chierici Regolari di S. Paolo di Bologna.
Nelle "Notizie degli scrittori bolognesi raccolte da Tommaso Fantuzzi", è scritto che Padre Tommaso Grazioli ricevuto il prezioso reliquairio in dono dal papa, stimò opportuno di aggiungervi un piedistallo per sostenerlo. Il disegno dei due angeli alati fu fatto da Angelo Piò e fuso in argento e oro da Stefano Masio, mentre il piede fu fatto da valenti argentieri di Milano.