Ritratto di Antonio Spagni

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Ritratto di Antonio Spagni

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Inventario
M1210 (rep. 3/389)
Categoria:

Notizie storico artistiche

Datazione
Firma
Firmato
Tecnica e supporto
Matita nera
Misure foglio (in mm)
232x165
Iscrizioni
Firma e nome del ritrattato scritti a matita in corsivo
Notizie storico critiche
Gaetano Guadagnini fu calcografo, allievo del Rosaspina, cui successe alla scuola di incisione. Fra la sue opere più significative si segnalano le riproduzioni di importanti opere dei maestri quali Guido Reni, Correggio, il Veronese.
Antonio Spagni era nato a Reggio nel 1809 da una famiglia un tempo agiata. La passione politica ne infiammò l’animo portandolo ad aderire al “battaglione sacro”, associazione segreta di giovani carbonari modenesi. Fu coinvolto nei moti del 1831 al punto che al ritorno del duca fu costretto all’esilio. Lo accolse la Francia, dove non venne meno il suo impegno politico. Nel 1841 parte per gli Stati Uniti ma nel 1842 è di nuovo in Francia, dove rinsalda i rapporti con gli affiliati alla Giovane Italia. E’ proprio grazie al Protocollo della Giovane Italia che si apprende di una sua nuova partenza per l’America, nel gennaio del 1843. Si stabilisce a St. Louis dove è certo, intraprese un’attività di compravendita del tabacco. Da St. Louis, risalendo il corso del Missouri e poi del Platte, la via dei cacciatori di pellicce, Spagni raggiunse i primi contrafforti delle Montagne Rocciose dove entrò in contatto con le popolazione indigene, gli andiani d'america presso i quali Spagni trascorse diciotto mesi della sua vita. Conclusa l’avventura americana, Spagni rientra in Europa nel luglio del 1844. In settembre è a Reggio, dove avviene la donazione dei materiali indiani, espressamente destinati al Gabinetto di Storia Naturale intitolato al celebre scienziato Lazzaro Spallanzani. Continuerà a viaggiare ma non tornerà più negli Stati Uniti. La morte lo raggiunse a Sidney il 24 gennaio del 1876.
Soggetto o iconografia
Ritratto a mezzo busto d'uomo ripreso leggermente di tre quarti. Porta lunghe e folte basette. Il volto è ben dettagliato mentre il busto è solo abbozzato. Ciononostante emerge il classico abbigliamento ottocentesco.
Bibliografia
F. Varignana (a cura di), Le Collezioni della Cassa di Risparmio in Bologna - I disegni 3. dal paesaggio romantico alla veduta urbana, Bologna 1977.