Ritratto di donna
Ritratto di donna
Genera il pdfNotizie storico artistiche
Datazione
Firma
Al centro a sinistra
Tecnica e supporto
penna su carta
Misure foglio (in mm)
265 x 195
Iscrizioni
O. Tamburi
1934
sul controfondo: Tamburi
1934
sul controfondo: Tamburi
Fondo/Raggruppamento
Notizie storico critiche
Orfeo Tamburi nasce a Jesi nel 1910 dove consegue il diploma presso l’Istituto Tecnico nel 1926. Nel 1928, grazie ad una borsa di studio, si stabilisce a Roma dove s'iscrive al Liceo Artistico e in seguito all’Accademia di Belle Arti dove incontra Ennio Flaiano e Vincenzo Cardarelli. Effettuando un viaggio a Parigi, dove visita musei e gallerie, scopre la pittura di Cèzanne. Tra le nuove amicizie di questo periodo ci sono il poeta Giuseppe Ungaretti e il regista Marcello Pagliaro. Negli anni ’40 inizia a collaborare con diversi teatri romani e gli viene commissionata la decorazione dell’atrio del Teatro all’EUR con la Storia del Teatro dalle Origini al Melodramma, di cui vennero realizzati solo i 6 cartoni preparatori. Dal 1947 risiede a Parigi e compie molti viaggi in Olanda, Belgio, Spagna, Londra, Napoli e Pompei, mantenendo però sempre saldi i contatti con l’ambiente romano. Muore a Parigi nel 1994.
Nata nel 1931 la rivista L'Orto, mensile di arte e letteratura, fondata dai giovani Giorgio e Otello Vecchietti, Corrado Corazza, Nino Bertocchi e Giovanni Poggeschi, a cui si aggiungerà poco dopo il veneto Giuseppe Marchiori, mantiene un atteggiamento prudente nei confronti del regime ed eclettico nel gusto, rinunciando a etichette e programmi. Pubblicata fino al 1939, la rivista presenta opere dei migliori artisti locali, da Nino Bertocchi a Lea Colliva, da Bruno Saetti a Mario Pozzati, e accoglie contributi esterni prestigiosi: Piero Bargellini, Umberto Saba, Mario Luzi, tra gli altri.
Nata nel 1931 la rivista L'Orto, mensile di arte e letteratura, fondata dai giovani Giorgio e Otello Vecchietti, Corrado Corazza, Nino Bertocchi e Giovanni Poggeschi, a cui si aggiungerà poco dopo il veneto Giuseppe Marchiori, mantiene un atteggiamento prudente nei confronti del regime ed eclettico nel gusto, rinunciando a etichette e programmi. Pubblicata fino al 1939, la rivista presenta opere dei migliori artisti locali, da Nino Bertocchi a Lea Colliva, da Bruno Saetti a Mario Pozzati, e accoglie contributi esterni prestigiosi: Piero Bargellini, Umberto Saba, Mario Luzi, tra gli altri.