Ritratto di donna cieca

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Ritratto di donna cieca

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Notizie storico artistiche

Datazione
Tecnica e supporto
Olio su carta applicata su tela
Misure (in cm)
24x17,5; con cornice: 46x39,5x5,5
Notizie storico critiche
Fa pendant con l'altro "Ritratto di donna cieca". Esistono cinque dipinti analoghi, appartenuti tutti alla famiglia Paleotti, quella del celebre Cardinale Gabriele, ma solo per i due della Fondazione Carisbo si è fatto unanimemente il nome di Annibale Carracci, ancora all'interno della sua stagione bolognese, soprattutto per il “naturalismo” dei volti, che il pittore esprime con una pennellata sicura, tenendo conto della fonte di luce proveniente da sinistra. I dipinti furono resi noti per la prima volta nel 1987 da Eugenio Riccomini e Anna Ottani Cavina.
Soggetto o iconografia
Ritratto di anziana con occhi chiusi, capelli raccolti e collo della camicia bianco.
Bibliografia
Paintings from Emilia, 1500-1700, New York 1987, pp. 132-133; E. Riccomini, L'arte a Bologna, Bologna 2003, p. 172; A. Brogi, in: Annibale Carracci, a cura di D. Benati, E. Riccomini, Bologna, 2006, pp. 220-221 (con bibl. precedente); D. Benati, Annibale Carracci e il vero, Milano 2006, pp. 66-67; E. Busmanti, Mecenatismo contemporaneo a Bologna, in Gazzetta Antiquaria n. 57, 2010, p. 25; A. Ghirardi, Sulla via del vero: un nuvo quadro di Bartolomeo Passerrotti con Giuditta e Oloferne, in "Il Carrobbio", XXXVIII, 2012, p. 80; A. Brogi in Antico e Moderno, Bologna 2014, pp. 64-65; A. Mazza, in Two centuries of Italian Portrait Painting, Riga 2015, p. 86; Nicola Samorì. Sfregi, a cura di C. Stefani, A. Zanchetta, Milano 2021, p. 147;
Mostre
Paintings from Emilia 1500-1700 (New York, 1987)Annibale Carracci (Bologna, 2006; Roma, 2007); Bologna si rivela (Bologna, 2011); Two centuries of Italian Portrait Painting (Riga, 2015); Nicola Samorì. Sfregi (Bologna, 2021);
Note
Esposto in permanenza al Museo della Storia della Città di Bologna di Palazzo Pepoli.
Dipinto sottoposto a vincolo.