Ritratto di Ippolita Lambertini
Ritratto di Ippolita Lambertini
Genera il pdfNotizie storico artistiche
Datazione
Tecnica e supporto
Olio su tela
Misure (in cm)
171x120
Notizie storico critiche
Venduto nel 1906 con la dispersione della collezione Gozzadini, il dipinto è riapparso in un’asta della casa Dorotheum di Vienna nel 2015 e acquistato dalla Fondazione. Recenti ricerche hanno individuato nell’effigiata Ippolita Lambertini, prozia di papa Benedetto XIV, andata in sposa a Brandoligi Gozzadini il 28 aprile 1611. Si tratta di un’opera di grande importanza, sia per l’impegno dell’autore, Alessandro Tiarini, sia per la storia del costume. Poco dopo il matrimonio, il 21 luglio 1611, Brandoligi acquistò per la sposa “la sfilza” con 145 perle di due carati ciascuna e “due filzetti da brazzo”, inoltre “perlette da testa”, “due perle anco da orecchie” e infine un diamante; il primo agosto 1611 saldò il conto presso il ricamatore Alberghetto, sotto l’ospedale della Morte, “per trinciatura de una ruba e sotana de ormesino giallo trinciata a la longha con tagli sfiochati e sfrangiati” e in più “maniche da inbraciare de ormesino giallo”.
L'attribuzione al Tiarini, oggi accettata, fu avanzata da Daniele Benati nel 1986
L'attribuzione al Tiarini, oggi accettata, fu avanzata da Daniele Benati nel 1986
Soggetto o iconografia
Ritratto di nobildonna a figura intera, seduta, ripresa di tre quarti, indossa una preziosa vesta e una lunga collana di perle tra cui tiene due dita.
Bibliografia
A. Mazza, Felsina sempre pittrice - Acquisizioni d'arte e donazioni per la storia di Bologna (2014-2016), Bologna 2016, pp. 60-65 (con bibl. prec.);
Mostre
Felsina sempre pittrice (Bologna, 2016)
Note
Esposto in permanenza al Museo della Storia di Bologna di Palazzo Pepoli