Ritratto di Ludovico Carracci

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Ritratto di Ludovico Carracci

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Notizie storico artistiche

Inventore
Carracci Ludovico
Disegnatore
Hugford Ignazio
Tecnica e supporto
Acquaforte
Misure foglio (in mm)
180 x 133
Misure battuta (in mm)
175 x 128
Misure immagine (in mm)
146 x 114
Iscrizioni incise
recto timbro a secco della Cassa di Risparmio di Bologna con all'interno il n. 9989 a matita Ottavio Leoni Z.
Notizie storico critiche
L'incisione realizzata da Veronica Fontana ad ornamento della biografia collettiva dei Carracci inserita dal Malvasia nella Felsina Pittrice, fu certamente il modello principale per tutte le successive traduzioni a stampa dell'effigie di Ludovico. Un raffronto tra l'incisione della Fontana e l'esemplare in esame mostra infatti che esse sono assai vicine nei tratti fisionomici e che entrambe derivano verosimilmente da un perduto autoritratto di Ludovico di cui sono giunte varie copie: una conservata agli Uffizi e ivi registrata come autografa a partire dal 1753 (E. Borea, Pittori bolognesi del Seicento nelle Gallerie di Firenze, catalogo della mostra, Firenze 1975, p. 45, n. 33) ed una a mezzo busto con tanto di pennello e tavolozza, nei depositi della Pinacoteca Nazionale di Bologna proveniente dalla collezione Galliera. L'incisione in esame faceva probabilmente parte del XVIII volume del Musaeum Florentinum che conteneva 55 riproduzioni della Galleria degli autoritratti di artisti degli Uffizi. Singolari analogie sono a mio avviso riscontrabili raffrontando l'effigiato ad un ritratto virile proveniente dalla collezione di Francesco Arcangeli, in deposito presso la Pinacoteca Nazionale. Ritratto che presentato come autografo da Fiori (In J. Bentini (a cura di) Percorsi del Barocco Acquisti, doni e depositi alla Pinacoteca Nazionale di Bologna 1990 1999, Bologna 1999, pp. 22-24, n.4) è stato recentemente ricusato da Brogi (2003. p. 266, fig. 308) che lo ritiene realizzato da un anonimo pittore riformato fiorentino. A mio avviso l'impasto dei colori, la rapida ed icastica pennellata e il modo di descrivere la fisionomia del personaggio sono meglio collocabili in area emiliana - carraccesca, ritengo quindi che non vi siano elementi tali da giustificare un cambio di scuola del dipinto. Poichè i tratti fisionomici dei due personaggi ritratti sono assai simili, si vedano in particolare la zona degli occhi, del naso e la scriminatura dei capelli, potremmo avanzare l'ipotesi che sia la stessa persona colta in età differenti. COPIE DAL DIPINTO UFFIZI DI ANONIMO, FORSE DA UN ORIGINALE DI LUDOVICO C1. G.Gozzini, A.Pazzi, Campiglia C2. I. Hugford, G.B. Cecchi (Bologna FCRB 10007) C3. Copia citatata da Feigenbaum (1984) presso la Sanford Watercolor Copies at Corsham Court.
Bibliografia
E. Borea, Pittori bolognesi del Seicento nelle Gallerie di Firenze, catalogo della mostra, Firenze 1975, p. 45, n. 33 G. Perini, L'effigie di Ludovico: contributo all'iconografia del Carracci maggiore, in "Accademia Clementina. Atti e memorie. 32,1993, pp. 355 - 375, tav. 7. G. Perini, "L'uom più grande in Pittura che abbia avuto Bologna": l'alterna fortuna critica e figurativa di Ludovico Carracci, in A. Emiliani (a cura di), Ludovico Carracci, cat. mostra, Bologna 1993, p. 343, n.67 67. V. Coen, Il ritratto. Identità e storia, Milano 2001, pag. 99