Ritratto di Ludovico Carracci

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Ritratto di Ludovico Carracci

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Notizie storico artistiche

Inventore
Curti Bernardino
Disegnatore
Curti Bernardino
Luogo e anno di edizione
(Bologna 1750)
Tecnica e supporto
Acquaforte
Misure foglio (in mm)
101 x 80
Misure immagine (in mm)
88 x 68
Iscrizioni incise
sul recto a penna antica: Lod. Caracci sul verso marca della Cassa di Risparmio di Bologna con all'interno il n.10198
Notizie storico critiche
Il volume, citato nel catalogo CB è inventariato col numero IX e,sebbene non vi sia indicata la provenienza nè nel catalogo CB redatto da Baruffi nè nel inventario composto da XV volumi della Cassa di Risparmio in Bologna: Collezione d'arte e di documentazione storica , è ragionevole ipotizzare che si tratti di quello citato come: 1 album del Pisarri contenente 18 tavole Camini dipinti dai Carracci , cui furono probabilmente aggiunte due doppioni (verificare) L'album presenta una suddivisione in capitoli manoscritti e, come risulta dal primo inventario Cb redatto da Baruffi, all'interno di ogni capitolo erano inserite le incisioni relative al Carracci in questione: alla breve biografia di Agostino seguivano due tavole di camini realizzati da Agostino, a quella di Annibale seguivano cinque tavole di camini realizzati da Annibale e a quella di Ludovico seguivano 13 tavole riproducenti i camini di quest'ultimo. L'incisione del ritratto non fu eseguita dal Pisarri ma da Curti. La stampa generalmente attribuita ad anonimo emiliano del seicento è stata riferita a Bernardino Curti da Giovanna Perini. Un esemplare analogo è infatti conservato nel Gabinetto Disegni e Stampe della Pinacoteca di Bologna e fa parte di un volume della settecentesca Miscellanea Ritratti, assieme a ritratti di Annibale, Agostino, e di alcuni pittori reggiani: Correggio, Orsi, Raffalello Motta e Giovanni Gerogli. Poiché i repertori citano una incisione realizzata dal reggiano Bernardino Curti con un ritratto di Ludovico che sembrerebbe corrisponde a questa, è probabile che tutti e sei i ritratti della Pinacoteca di Bologna siano di mano di Curti e che rientrassero in un progetto di pubblicazione di un volumetto storico artistico di carattere biografico o odeporico. Per quanto attiene alla fisionomia è probabile che essa derivi da un ritratto di Ludovico intagliato da Sirani e citato dal Malvasia ad oggi non reperito.
Bibliografia
G. Perini, L'effigie di Ludovico: contributo all'iconografia del Carracci maggiore, in "Accademia Clementina. Atti e memorie. 32,1993, pp. 355 - 375, tav. 15