Ritratto di papa Nicolò V

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Ritratto di papa Nicolò V

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Notizie storico artistiche

Datazione
Tecnica e supporto
Olio su tela
Misure (in cm)
253 x 183
Iscrizioni
"NICOLAUS V. / SUMMUS PONT. 1448 / NOMEN B. NICOLAI ALBER/GATI ASSUMPSIT, MECENA/TIS MEMOR CUI QUONDAM / AULAE PRAEFECTUS INSERVI=/ERAT NEC AUGURIS IMME=MOR QUI SIBI PONTIFICATUM / PREDIXERAT"
Fondo/Raggruppamento
Notizie storico critiche
Fa parte di una serie di quattro grandi ovali (tutti di proprietà della Fondazione: inv n. F31077-F31080) che presentano i ritratti fantasiosi di due personalità della famiglia senatoria Albergati e di due pontefici che, in giovane età, furono segretari del certosino Nicolò Albergati (1373-1443), la figura più illustre della storia familiare, arcivescovo di Bologna, cardinale ed esperto diplomatico, cui furono riservati gli onori degli altari nel 1744 con la beatificazione promossa al tempo del pontificato del bolognese Benedetto XIV.
Burrini realizzò nel corso degli anni Ottanta del Seicento numerosi affreschi nella villa Albergati di Zola Predosa fatta costruire dal senatore Girolamo Albergati ed eseguì una gran quantità di opere per quella famiglia alla quale fu legato per tutta la vita (gli inventari ricordano 800 disegni e circa 150 dipinti, tra cui molti ritratti), grazie soprattutto alla protezione del conte Pirro Albergati Capacelli.
Esposti nel palazzo senatorio di via Saragozza nel corso del Settecento, i dipinti qui esposti ed altri ancora dell’artista raggiunsero quindi la villa di Zola Predosa, dove sono documentati a partire dal 1827.
Non sono ricordati nell’inventario della collezione Albergati compilato nel 1698. Con tutta probabilità la loro esecuzione risale al primo decennio del Settecento.
Soggetto o iconografia
Ritratto di Pontefice seduto, di 3/4, con il pastorale e la mano alzata in segno benedicente.
Bibliografia
A. Mazza, Felsina sempre pittrice - Acquisizioni d'arte e donazioni per la storia di Bologna (2014-2016), Bologna 2016, pp. 82-91 (con bibl. prec.);
Mostre
Antico e Moderno. Dal Tre all'Ottocento (Bologna, 2014); Felsina sempre pittrice (Bologna, 2016); Burrini, Crespi, Creti, Gandolfi - Il Settecento bolognese nelle Collezioni della Fondazione Carisbo (Bologna, 2020-21);