Rovine del foro di Nerva
Rovine del foro di Nerva
Genera il pdfNotizie storico artistiche
Inventore
Pérac Etienne Du (1520-1607)
Disegnatore
Pérac Etienne Du (1520-1607)
Luogo e anno di edizione
Roma, 1575
Tecnica e supporto
Acquaforte
Misure foglio (in mm)
163x275
Iscrizioni incise
IMP. NERVA CAESAR. A
Vestigij del foro di Nerva Imperatore, qual fu anco chiamato transitorio per esser in mezo gli altri fori da quel di Ces.re si passave in quello d'Agosto et nel Romano, fu questo edifitio fatto con molta bella Architetura, ornato di bellisie colonne et statue d'homini illustri, oggidi non si vede vestigij di foro in Roma più intiero di esso, di questi simili edificij servivano per negotiatori de lilli over di merchanti et anco per piazze da vendere diverse cose per servitio della vita humana. 6.
Vestigij del foro di Nerva Imperatore, qual fu anco chiamato transitorio per esser in mezo gli altri fori da quel di Ces.re si passave in quello d'Agosto et nel Romano, fu questo edifitio fatto con molta bella Architetura, ornato di bellisie colonne et statue d'homini illustri, oggidi non si vede vestigij di foro in Roma più intiero di esso, di questi simili edificij servivano per negotiatori de lilli over di merchanti et anco per piazze da vendere diverse cose per servitio della vita humana. 6.
Fondo/Raggruppamento
Notizie storico critiche
L'incisione faceva parte di una serie di 40 incisioni pubblicate nel 1575 nel volume
“I Vestigi dell’Antichità di Roma” di Du Pérac Etienne. A margine delle stampe sono per la prima volta incise delle iscrizioni storico-descrittive e consentono al lettore di ricavare una descrizione del monumento e delle notizie non sempre puntuali su recenti rinvenimenti e scavi, su lavori in corso e sulle mutate destinazioni di edifici. I fogli sono ordinati seguendo un itinerario che permette di attraversare le più importanti rovine della città antica. La raccolta annovera ben nove edizioni: la prima, pubblicata in occasione del Giubileo del 1575 da Lorenzo della Vaccheria, è dedicata a Giacomo Boncompagni, Governatore Generale della Santa Chiesa.
“I Vestigi dell’Antichità di Roma” di Du Pérac Etienne. A margine delle stampe sono per la prima volta incise delle iscrizioni storico-descrittive e consentono al lettore di ricavare una descrizione del monumento e delle notizie non sempre puntuali su recenti rinvenimenti e scavi, su lavori in corso e sulle mutate destinazioni di edifici. I fogli sono ordinati seguendo un itinerario che permette di attraversare le più importanti rovine della città antica. La raccolta annovera ben nove edizioni: la prima, pubblicata in occasione del Giubileo del 1575 da Lorenzo della Vaccheria, è dedicata a Giacomo Boncompagni, Governatore Generale della Santa Chiesa.