Sacra Famiglia con San Giovanni Battista
Sacra Famiglia con San Giovanni Battista
Genera il pdfNotizie storico artistiche
Inventore
Carracci Annibale
Disegnatore
Carracci Annibale
Luogo e anno di edizione
(Bologna), 1590
Tecnica e supporto
Acquaforte e bulino
Misure foglio (in mm)
166 x 222
Misure immagine (in mm)
164 x 222
Iscrizioni incise
Sul verso a sinistra marca della Cassa di Risparmio di Bologna con all' interno il n.31 Ca cancellato sotto 4598/Fs /varie scritte a matita: Sainte Famille/B II, I/Belle piece/Bartsch XVIII p. 187, 49, 11/550 ecc
Notizie storico critiche
Primo stato di una delle incisioni ritenuta a ragione dalla critica tra le più intime ed affettuose di Annibale Carracci, presenta molteplici parallelismi con la Famiglia sotto un arcata incisa da Ludovico Carracci, che secondo Posner (1971) costituì una probabile fonte di ispirazione per il più giovane cugino, ma poichè quest'ultima non è datata, non si è in grado di stabilire con certezza quale delle due stampe sia stata realizzata in precedenza. Entrambe le incisioni sono tuttavia debitrici della celebre Madonna del sacco di Andrea del Sarto. L'incisione di Annibale segna un nuovo traguardo tecnico della sua attività grafica: il segno sottile e arioso è ora in grado di rendere pienamente gli effetti atmosferici che mancavano nei suoi lavori precedenti. Sebbene Annibale fosse stato a Venezia già nel 1580 è probabile che solo ora egli riesca ad ottenere gli stessi effetti di sfumato sorprendentemente naturali della pittura veneta attraverso l'uso di una linea discontinua e spezzata che premette alle figure di inserirsi gradatamente nel paesaggio circostante. De Grazia ha giustamente proposto che oltre al costante influsso della pittura veneziana egli abbia in questo periodo studiato con più rigore le acqueforti di Federico Barocci cercando di raggiungere gli stessi effetti atmosferici. Primo stato della prova di Annibale essa fu valutata nel catalogo Fasella £ 800 Baruffi scrive RARISSIMA. La tiratura appare tuttavia un poco scialba STATI S1. Acquaforte e bulino. mm 162 x 218 (lastra) In basso a destra: Anni Car. in. fe. 1590 (Baltimora, Bassano. Berlino, Bologna PN 24828, 24829, 24830 Bologna FCRB 4598, Boston , Brema, Brussels, Cambridge Ma , Cambridge UK, Darmstadt, Dresda, Dusseldorf, Firenze, Francoforte, Londra, Milano , New York, Parigi, Parma 2555 e altri S2. Aggiunta alla sinistra dell'iscrizione del primo stato: Si stampa da Matteo Giudici alli Cesarini. Impressione debole(Colonia, Parigi) S3. La scritta del secondo stato è cancellata e al suo posto è stata aggiunta: Sandraert excud. (Vienna) S4. La scritta del terzo stato è cancellata la lastra è stata in parte ritoccata specialmente nei visi e in alcune zone dello sfondo Heineken e Nagler notarono che uno stato successivo di questa incisione fu stampata da De Rossi COPIE C1.S1. Anonimo, Acquaforte e bulino. 168 x 220. (Vaticano) C1.S2. Come il primo stato ma con la stessa iscrizione dell'originale: Anni Car. in fe. 1590 con la differenza che la C è sulla stessa linea di "ar" . Bartsch confuse Questa copia considerandola scondo stato dell'originale (Parma 2555, Vienna) C2.S1 Dominic Custos (1550 - 1612 ca.) Bulino in controparte. mm 173 x 230. Sotto il margine scritte poste su due linee: QUIS PUERUM PUER....NOVERIT UNUS AMOR sotto ancora: Anibal. Caraz. invent. Dominic.s Cust. exend.aug. Le figure sono poste in un vestibolo col pavimento a mattonelle una nicchia a colonne e una volta sul fondo e gigli sparsi. Custos (Custodis o Coster) fu un incisore di Anversa che lavorò anche ad Augusta e Praga. Copia ritenuta da De Grazia del settecento (Bologna FCRB 4745, Cambridge Uk, Torino) C2.S2. L'ultima iscrizione è stata rimpiazzata da: R: I. Sandrart Excud. (Vienna) C3. Anonimo. Incisione ad acquaforte. mm 166 x 220 (foglio) fedele ma più rozza dell'originale (Dresda) C4. Anonimo. Acquaforte e bulino in controparte. mm 198 x 301 (lastra). In basso a sinistra: Annibal Car. invent. ; in basso a destra: Mariette excudit; al centro: Mille dat aeternae...(Dresda, New York, Parigi) C5. Anonimo. Acquaforte in controparte. 160 x 215. La lastra è conservata alla Calcografia Nazionale di Roma (n. 325)(Colonia, Dresda, Londra, New York, Parigi, Roma, Vienna). C6. Anonimo inizi del XVIII secolo. Incisione a bulino. mm 347 x 380 (lastra). In basso a sinistra nel margine:A. Carache pin. P. Landry ex. C. P. regis. (1677 - 1741) Copia della figura di San Giuseppe mentre la Madonna e il Bambino derivano da un'incisione di Francesco Brizio disegnata da Agostino Carracci. (Firenze) C7. Una copia con la scritta C.F.C. excud. non trovata da Bohn ma citatata da Nagler che la riferì a Charles Francois Langlois detto Ciatres
Soggetto o iconografia
La Vergine a sinistra con le mani sostiene Gesù Bambino e San Giovannino che si tengono abbracciati a destra è San Giuseppe appoggiato ad una colonna legge un libro, sullo sfondo un paesaggio con un casolare
Bibliografia
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