Salacia o Venere (già Galatea)
Salacia o Venere (già Galatea)
Genera il pdfNotizie storico artistiche
Inventore
Carracci Ludovico
Disegnatore
Dofin Olivier
Tecnica e supporto
Acquaforte
Misure immagine (in mm)
185 x 217
Iscrizioni incise
In basso a matita rossa 8789
Notizie storico critiche
L'incisione è copia della tela di Ludovico Carracci facente parte di una famosa serie di quattro ovali realizzata dai Carracci per il Palazzo dei Diamanti di Ferrara, da dove passò a Modena e infine fu portata a Parigi in epoca napoleonica, per tornare poi definitivamente alla Galleria Estense di Modena dal 1815.
Dauphin incise il rame assieme agli altri della stessa serie quando il dipinto si trovava ancora nel Palazzo Ducale di Modena prima di essere trasportato in Francia.
L'ovale con Salacia, assieme all'ovale con Flora, erano ritenuti di Ludovico dal Malvasia, ma vennero successivamente spostati nel catalogo di Francesco Cavazzoni dal Venturi (A. Venturi, La R. Galleria Estense in Modena, Modena 1882, pp. 40-46), sulla base di una lettera di Cornelio Lambertini fiduciario di Don Cesare d'Este.
Dauphin incise il rame assieme agli altri della stessa serie quando il dipinto si trovava ancora nel Palazzo Ducale di Modena prima di essere trasportato in Francia.
L'ovale con Salacia, assieme all'ovale con Flora, erano ritenuti di Ludovico dal Malvasia, ma vennero successivamente spostati nel catalogo di Francesco Cavazzoni dal Venturi (A. Venturi, La R. Galleria Estense in Modena, Modena 1882, pp. 40-46), sulla base di una lettera di Cornelio Lambertini fiduciario di Don Cesare d'Este.
Soggetto o iconografia
la Dea seduta su una conchiglia naviga su un mare increspato
Bibliografia
G. Perini, "L'uom più grande in Pittura che abbia avuto Bologna": l'alterna fortuna critica e figurativa di Ludovico Carracci, in A. Emiliani (a cura di), Ludovico Carracci, cat. mostra, Bologna 1993, p. 340, n. 20 (Galatea)