San Giacomo
San Giacomo
Genera il pdfNotizie storico artistiche
Datazione
Serie
L'opera è pendant dell'inv. M3 raffigurante Carlo V
Tecnica e supporto
Olio su tela
Misure (in cm)
171x82,5
Notizie storico critiche
Il dipinto fa pendant con un altro raffigurante Carlo V (vedi n. inv. 3). Attribuiti tradizionalmente al Pordenone (Fiocco), grazie ad un'iscrizione su una delle due tele (sul sasso dove poggia il piede San Giacomo), nel corso di un restauro si è accertato che tale iscrizione è recente e quindi scarsamente attendibile. L'analisi stilistica lascia pensare comunque ad un maestro bolognese vicino al Bagnacavallo (Emiliani) non ignaro della tradizione classicista tra il 1530 e il 1550. Inoltre sempre il Fiocco suppose che le tele fossero portelle dell'organo del Collegio di Spagna in Bologna. In un'altra expertiese commissionata dalla Cassa di Risparmio al prof. Francesco Filippini, oggi conservata tra le miscellanee speciali a San Giorgio in Poggiale (C. 145), l'illustre studioso avanza il nome di Bernardino Licinio.
Soggetto o iconografia
Figura intera, quasi frontale, sguardo rivolto all'osservatore, con barba e abito povero con veste verde e cintura rossa e mantello marrone. La mano sinistra regge un libro, la destra regge un bastone da pellegrino con appeso un cappello. Il piede destro poggia su una pietra che reca una scritta (vedi nota). Sullo sfondo paesaggio con città, Bologna, fortificata.
Bibliografia
F. Varignana, Le collezioni d'arte della Cassa di Risparmio in Bologna - I DIPINTI, Bologna, 1972, p. 350; G. Lanzi, F. Cardini, Signum Gloriae - Regalità sacra ed Europa cristiana, Bologna, 2000; M. Danieli, in V. Coen, Il ritratto. Identità e storia, Milano, 2001, p. 22;
Mostre
Signum Gloriae - Regalità sacra ed Europa cristiana (Bologna, 31/10 - 23/11 2000); Il ritratto. Identità e storia (Bologna, 16/11 - 12/12 2001);