San Petronio che invoca la protezione della Madonna sulla città di Bologna
San Petronio che invoca la protezione della Madonna sulla città di Bologna
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F34822
Categoria:
Notizie storico artistiche
Datazione
Firma
Siglata
Tecnica e supporto
Olio su tela
Misure (in cm)
124x79,5; con cornice: 130x84x5
Iscrizioni
sul lato in ombra del basamento di san Petronio “G. G. f. / 1783”
Notizie storico critiche
Allievo di Ercole Lelli, il giovane Gaetano Gandolfi si formò presso l’Accademia Clementina nello studio dei capolavori della tradizione bolognese. Determinante per la maturazione dello stile risultò la breve esperienza veneziana del 1760, condotta grazie al mecenatismo del mercante Antonio Buratti.
Una serie di opere di destinazione ecclesiastica, nobiliare e civile gli assicurò il primato nella città e un’affermazione ampiamente riconosciuta nei diversi campi (pittura sacra, quadri di soggetto mitologico e letterario, ritratti) e nella pratica della varie tecniche (disegno, pittura al olio, affresco).
Il dipinto costituisce una novità per gli studi. La data 1783 che accompagna la sigla del pittore lo colloca nella sua piena maturità stilistica. Contribuisce a segnarne l’importanza, insieme al felice esito qualitativo, il soggetto di alto valore civico per la presenza del santo protettore di Bologna e della raffigurazione emblematica della città sostenuta dai putti, con le torri svettanti entro l’alta cinta muraria accanto alla cupola della chiesa di San Bartolomeo.
Una serie di opere di destinazione ecclesiastica, nobiliare e civile gli assicurò il primato nella città e un’affermazione ampiamente riconosciuta nei diversi campi (pittura sacra, quadri di soggetto mitologico e letterario, ritratti) e nella pratica della varie tecniche (disegno, pittura al olio, affresco).
Il dipinto costituisce una novità per gli studi. La data 1783 che accompagna la sigla del pittore lo colloca nella sua piena maturità stilistica. Contribuisce a segnarne l’importanza, insieme al felice esito qualitativo, il soggetto di alto valore civico per la presenza del santo protettore di Bologna e della raffigurazione emblematica della città sostenuta dai putti, con le torri svettanti entro l’alta cinta muraria accanto alla cupola della chiesa di San Bartolomeo.
Bibliografia
A. Mazza in Nuovo fregio di Gloria, Bologna 2018, pp. 58-62 (con bibl. precedente); A. Mazza in Bologne au siècle des Lumières. Art et science, entre réalité et Théatre, Milano 2024, p.108-109.
Mostre
Nuovo fregio di gloria (Bologna, 2018); Bologne au siècle des Lumières. Art et science, entre réalité et Théatre (Ajaccio, 2024);
Note
L'opera è sottoposta a vincolo di tutela.