Soldati con reticolati

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Soldati con reticolati

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Inventario
M22322
Categoria:

Notizie storico artistiche

Datazione
Firma
Bruno Santi
Tecnica e supporto
matita e acquerello su carta
Iscrizioni
Firma e scritta "Pasubio 1917" in basso a sinistra.
Notizie storico critiche
Bruno Santi fu allievo di Francesco Degiovanni e poi di Domenico Ferri all'Accademia di Bologna, vinse, giovanissimo, il concorso Bevilacqua per una composizione biblica. Durante la Grande Guerra fu capitano mitragliere, fu ferito e decorato al valore militare. Illustratore, incisore e pittore, collaborò con le riviste "La Donna", "Comoedia", "Il Giornalino della Domenica", "Casabella", "Corriere dei Piccoli" e con la casa editrice "Mondadori" per cui illustrò numerose copertine, artista a tutto tondo fu anche decoratore a Bologna (Palazzo Spada), Milano (Palazzo Arioli), Tripoli. Partecipò alla Secessione di Roma e a quella di Vienna e alla prima Quadriennale romana.
La zona del Monte Pasubio è stata dichiarata monumentale dal 1922. È delimitata da 30 cippi che ricordano i reparti che maggiormente si distinsero nei combattimenti e comprende il Dente Italiano, la Cima Palon e la vetta immediatamente a sud di detta cima. La più famosa via d'accesso al Pasubio è stata costruita nel corso della Prima guerra mondiale e rappresenta una delle maggiori opere belliche di tutto il conflitto. Si tratta della Strada delle 52 gallerie, una mulattiera che permetteva all'esercito italiano il collegamento fra la base del monte e la zona alta al riparo dal tiro nemico (la già attiva strada degli Scarubbi era invece sotto il fuoco austriaco) e in ogni stagione dell'anno. In particolare nella seconda fase del conflitto, in corrispondenza dell'inverno 1917-18, furono teatro di una guerra parallela denominata “guerra sotterranea” o "guerra delle mine", in quanto da ambo le parti vi era il progetto di arrivare a far saltare con l'esplosivo le postazioni nemiche.
La guerra di mine fu caratterizzata da numerosi scoppi e alterne vicende fino alla grande mina austriaca del 13 marzo 1918, quando cinquantamila chilogrammi di esplosivo squarciarono l'avamposto del Dente Italiano.
Soggetto o iconografia
Sotto un cielo stellato dei soldati costruiscono una recinzione con il filo spinato e dei pali di legno