Studi di costumi medievali

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Studi di costumi medievali

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Inventario
M3116
Categoria:

Notizie storico artistiche

Datazione
Tecnica e supporto
Matita su carta
Misure foglio (in mm)
148x100
Iscrizioni
Amitto di Tommaso Bechel
Notizie storico critiche
Il disegno è incollato su un fascicoletto di 5 fogli composto da 20 pagine scritte a matita e 4 disegni su carta oleata desunti da opere d'arte francese, tratte da un volume di Viollet le Duc. Questi appunti, organizzati in ordine alfabetico, come scrisse Baruffi al momento dell'acquisto (documenti d'archivio) sono verosimilmente riferibili al pittore Luigi Serra.
Luigi Serra (Bologna 1846-1888) si forma al Collegio Artistico Venturoli (1858-1863), dove è allievo di Gaetano Serra Zanetti ed in seguito di Luigi Busi, la cui lezione sarà fondamentale per i successivi sviluppi della sua arte. Nel 1863 entra all’Accademia di Belle Arti di Bologna dove segue i corsi di pittura di Antonio Puccinelli e Giulio Cesare Ferrari. Nel 1866 vince il Pensionato Angiolini, continua i suoi studi a Firenze, ma nonostante il prestigioso panorama artistico locale non sembra particolarmente interessato alla poetica macchiaiola. Apprende invece la lezione della scuola napoletana sotto la guida di Francesco Saverio Altamura a Firenze in quegli anni. Nel 1869 si reca a Roma dove soggiornerà a più riprese. In occasione dell’Esposizione Universale, tenuta a Vienna nel 1873, si reca nella capitale austriaca con i colleghi e amici Raffaele Faccioli, Paolo Bedini e Mario De Maria, soffermandosi poi, sulla via del ritorno, due mesi a Monaco di Baviera. Nel 1874 si reca a Torino per conoscere gli artisti torinesi e le opere d’arte contemporanea del locale Museo Civico. Nel 1875 si trasferisce a Venezia. Successivamente si trasferisce di nuovo a Roma. Da questo momento si chiude sempre più nella propria ricerca, tesa a cogliere il “vero visto in movimento” disegnando moltissimo, giungendo a risultati altissimi anche con l’acquerello. Nel 1878 ottiene, dal principe Alessandro di Torlonia, l’importante incarico di dipingere nel catino absidale di Santa Maria della Vittoria a Roma “L’ingresso delle truppe austriache in Praga dopo la vittoria della montagna bianca”. La grande tempera murale, terminata due anni dopo, costituisce la summa delle precedenti ricerche di Serra e ne rappresenta pienamente la raggiunta maturità. Gli anni ‘80 vissuti nello studio a villa Strohl-Fern spesso in compagnia dell’amico Enrico Barberi e delll’allieva prediletta Attilia Marini, si aprono per l’artista con gravi smacchi sul piano artistico accompagnati dalla malattia e da uno stato di prostrazione.
Finalmente nel 1888 l’artista ottiene grandi successi anche di pubblico, prima all’Esposizione londinese dove presenta “Piccola messa” e poi all’Esposizione Nazionale di Bologna che gli riserva un largo spazio. Viene tra l’altro organizzata, in questo ambito, una festa in suo onore dove intervengono il poeta Giosuè Carducci e il professor Giuseppe Ceneri. La morte coglie l’artista a soli quarantadue anni, all’apice della sua carriera, l’11 luglio 1888 nell’abitazione di famiglia in Corte Galluzzi a Bologna.
Per ulteriori approfondimenti: http://www.storiaememoriadibologna.it/serra-luigi-497677-persona
Il disegno descrive l'amitto, un panno di lino bianco con due nastri per legarlo in vita, che il sacerdote si pone attorno al collo come primo indumento liturgico quando si para per celebrare la messa o per officiare altre funzioni, ma che alcuni ordini monastici indossavano in testa. Come nel caso di Tommaso Becket (Londra, 1118 – Canterbury, 1170) santo arcivescovo cattolico inglese.