Susanna e i vecchi
Susanna e i vecchi
Genera il pdfNotizie storico artistiche
Inventore
Carracci Agostino
Disegnatore
Carracci Agostino
Luogo e anno di edizione
Venezia (1590 - 95)
Tecnica e supporto
Bulino
Misure foglio (in mm)
174 x 129
Misure battuta (in mm)
154 x 110
Misure immagine (in mm)
151 x 108
Iscrizioni incise
verso: marca della Cassa di Risparmio di Bologna 8 Ca in basso Fs
Notizie storico critiche
Anche Susanna e i vecchioni faceva parte di una serie di tredici stampe di soggetto biblico e mitologico detta delle Lascivie, perché aventi in comune la presenza di nudi maschili e femminili. Al gruppo originario, di tredici incisioni, alcuni studiosi ritengono che si debbano aggiungere altre due di soggetto erotico ma di dimensioni maggiori: il Satiro scandagliatore e Ogni cosa vince l'oro. Tutti e quindici gli esemplari, sia quelli di soggetto mitologico che biblico hanno in comune la finalità erotica, ma non è ancora chiaro se Agostino li avesse progettati come un unica serie. De Grazia individua come termine ante quem per la loro realizzazione il 1594-95 anno del viaggio di Agostino a Roma in cui le sue figure, influenzate dalla statuaria classica, si fanno più piene e plastiche, mentre il termine post quem sarebbe rappresentato dalla salita al soglio pontificio di Clemente VIII (1592) che, in collera per la circolazione di queste stampe erotiche, biasimò Agostino e dichiarò inaccettabile la vista delle incisioni per la gente timorata di Dio. Mentre Babette Bohn propende per una data leggermente più avanzata, attorno al 1594 - 97, in forza di alcune analogie trai i nudi di Agostino e quelli di Annibale a Galleria Farnese. Secondo Lionel Dax e Augustin de Butler,gli unici studiosi che, in anni recenti hanno tentato di ipotizzare l'ordine in cui avrebbe dovuto essere rilegata la serie delle lascivie, reinserendovi anche le due incisioni di formato maggiore, questa sarebbe stata la tredicesima tavola del volume. Il tema di Susanna e i vecchioni fu trattato da tutti e tre i Carracci. Annibale realizzò un'incisione a bulino e acquaforte quasi in contemporanea a quella di Agostino, mentre Ludovico affrontò lo stesso soggetto in due dipinti più tardi, il primo datato 1598 circa conservato presso la Banca Popolare dell'Emilia Romagna di Modena, l'altro risalente al 1616 oggi alla National Gallery di Londra, oltre ad un disegno a penna conservato al Louvre (RF 604). Dei tre cugini Agostino fu indubbiamente colui che enfatizzò maggiormente l'aspetto erotico della scena. Il rame relativo a questa incisione figurava, come segnalato da Roberta Cristofori (Cristofori, 2005, p. 257) alla data del 1658 tra le lastre possedute dal mercante bolognese Cesare Locatelli come attestato nel ricchissimo inventario dei suoi beni registrato il 3 settembre 1658 dal notaio Marco Melega. Documento interamente pubblicato in R. Morselli, Collezioni e Quadrerie nella Bologna del Seicento, Inventari 1640 - 1707, Los Angeles 1998, pp. 281 - 290, in cui è citato al n. 342:"Un d.o (rame) con li Vecchi, e Susanna di Agostino Carracci". Rispetto alla incisione proveniente dalla collezione Amori (4585) acquistata dalla Cassa di Risparmio nel corso dello stesso anno, il segno, assai meno fresco e inciso, denota un esemplare stanco. Sulla cartellina è scritto Rarissima, proveniente dalla collezione Calamatta un altra scritta dice: buona tarda prezzo del catalogo redatto da Fasella £ 300 COPIE: C1. Incisione in controparte mm 151 x 107 (Bologna, Vienna e altri) C2. Incisione nella stessa direzione in medaglione, mm 97 x 80 del secolo XIX (Parma) C3. Incisione rovesciata , mm 155 x 107, in basso a destra A D C4. Incisione rovesciata , mm 152 x 108 (Dresda) C5. Acquaforte in controparte , mm 150 x 112 (Ashmolean) C6. Acquaforte nella stessa direzione, mm pubblicata da Bouchard e Gravier, 1786 (foto alla White Library) sul bordo "La Chaste Susanne"
Soggetto o iconografia
Susanna sulla sinistra nuda con il braccio sinistro sollevato e e quello destro appoggiato ad un gradino, mentre uno dei due vecchi è chino su di lei e l'altro la osserva da dietro un parapetto.
Bibliografia
G.P. Bellori, Le vite de' pittori, scultori ed architetti moderni...in Roma 1672, p. 116 C. C. Malvasia, La Felsina Pittrice, 1678, ed cons. 1841, I, p.80 Oretti, Notizie dei Professori del disegno, cioè dei pittori, scultori ed architetti bolognesi e de' forestieri di quella scuola, Bologna, ms, senza data B. 125 III, p. 822 G. Gori Gandellini, Notizia istoriche degl'intagliatori. Opera di Gio. Gori Gandellini Sanese. Siena, presso Vincenzo Pazzini Carli e figli, 1771, p. 238. Heinecken, Dictionnaire des artistes, dont nous avons des estampes, avec une notice détaillèes de leurs aovrages gravé. Tome troisieme contenent les lettres Bla-Caz. A. Leipzig, chez Jean Gottlob Immanuel Breitkopf, 1789, p. 639, n. 11 M. Huber, Manuel des curieux et des amateurs de l'art contenant une notice abregée des principaux graveurs, et un catalogue raisonné de leurs meilleurs ouvrages...les artistes rangé par ordre chronologique, et divisés par Ecole. Tome troisième renfermant l'ecole Italienne, Zuric 1800, p.245, nn.29-11 J.P. Baverel F. Malpé, Notices sur les graveurs qui nous ont laissé des estampes marquées de monogrammes, chiffres, rébus...avec une description de leurs plus beaux ouvrages , Besancon 1807, p. 161. L. De Angelis, Notizie degli intagliatori con osservazioni critiche raccolte da vari scrittori ed aggiunte a Giovanni Gori Gandellini dal padre maestro Luigi De Angelis, Tomo settimo del proseguimento dell'opera fino ai nostri giorni, Siena 1810, p. 315, n. XXIX, XLV (11) A. Bartsch, Le Peintre Graveur, Vienne 1818, XVIII vol., pp. 107, n.124. E. E. Joubert, Manuel de l'amateur d'estampes , faisant suite au Manuel du libraire et dans lequel on trouvera , depuis l'origines de la gravure..., Paris 1821, I vol., pp. 346, n. 11 A. Bolognini Amorini, Vite dei pittori bolognesi, Bologna 1843, pt. IV, p. 57 F. S. Vallardi, Manuale del raccoglitore e del negoziante di stampe contenente le stampe antiche e moderne più ricercate per qualche pregio....aggiuntevi alcune osservazioni sull'opera la Classiche stampe del dott. G. Ferrario e su varj altri autori ed una notizia intorno all'origine della litografia, Milano 1843, p. 53. Ch. Le Blanc, Manuel de l'amateur d'estampes, contenant ..Tom. I, 1854, p. 598, n.6 L. Dunand, A propos d'une estampes rare du Musée des Beaux Arts de Lyon appartenant à la suite du "Lascivi" d'Augustin Carrache, in "Bullettin des Musées Lyonnais", 1957, pp. 6, 16. M. Calvesi, V. Casale, Le incisioni dei Carracci, Roma,1965, p. 41, n. 136 G. Gaeta Bertelà (a cura di), Pinacoteca Nazionale di Bologna. Gabinetto disegni e stampe. Incisori bolognesi ed emiliani del sec. XVII, Bologna 1973, nn. 232 The Illustrated Bartsch, Italian Master of the sixteenth century, Edited by Diane De Grazia Bohlin, New York 1980, pp. 165 - 177, nn. 123 - 135 (107 - 109). D. De Grazia, le stampe dei Carracci con i disegni , le incisioni, le copie e i dipinti connessi. catalogo Critico. edizione italiana riveduta e aumentata tradotta e curata da Antonio Boschetto. Bologna 1984 (National Gallery of art; Washington; Pinacoteca Nazionale, Bologna, p. 170, n. 176 (203). The Illustrated Bartsch, Italian Master of the sixteenth century, Agostino Carracci. By Babette Bohn. New York, 1995, 39 (1 Comm.), pp. 314, n. 3901.198 Z. Davoli, La raccolta di Stampe "Angelo Davoli". Catalogo generale con la collaborazione di Chiara Panizzi, Volume secondo (Bip - Car). Reggio Emilia 1996, Vol. II, p.306, n. 7314 - 7318. L. Dax A. de Butler, Augustin Carrache, Le lascives, Paris 2003, p. 76 R. Cristofori, Agostino Annibale e Ludovico Carracci, Le stampe della Biblioteca palatina di Parma, Bologna 2005, pag. 256, n. 148