Tazza Farnese col Sileno ebbro

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Tazza Farnese col Sileno ebbro

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Inventario
4796
Categoria:

Notizie storico artistiche

Inventore
Carracci Annibale
Disegnatore
Mannelli A.
Tecnica e supporto
Bulino
Misure foglio (in mm)
176 x 249
Misure battuta (in mm)
168 x 244
Misure immagine (in mm)
150 x 164
Iscrizioni incise
recto: in basso a destra timbro a secco della Cassa di Risparmio di Bologna 4796 sotto scritta a matita illeggibile verso: in alto a sinistra marca della Cassa di Risparmio di Bologna con all'interno 341 Ca e a matita n.131 e £ 10
Notizie storico critiche
La composizione di questa stampa deriva dalla famosa Tazza o piatto d'argento Farnese di Annibale Carracci realizzata, come racconta il Bellori, per il Cardinale Odoardo Farnese, assieme ad un'altra tazza opera di Agostino a tutt'oggi ignota, ma di cui permangono numerosi disegni. La Tazza si trovava in origine a Roma (Inventario del 1644), da qui fu portata a Parma, dove la si trova citata in un inventario Farnese del Palazzo del Giardino redatto nel 1708, per poi essere trasferita a Napoli. Successivamente la tazza scomparve ed oggi si conserva unicamente la lastra in argento che stava alla sua base (Napoli, Museo Nazionale di Capodimonte, Inv. 801) . Nel 1835, all'epoca del Mariette vennero tratte, se pur con grande difficoltà, direttamente dal rilievo della lastra alcune incisioni originali. La cura e l'impegno con cui Annibale affrontò questo progetto è dimostrata da una lunga serie di disegni giunti sino a noi: Annibale cominciò col progettare una testa di Sileno circondata da tralci di vite oggi conservata a Parigi (Louvre, inv. 7192, mm. 181 x 133, penna e inchiostro bruno), là dove il fratello Agostino progettava una analoga testa di Bacco oggi al National Museum di Stoccolma. E' probabile che la testa di Annibale si ispirasse in parte a quella schizzata da Agostino in basso nel foglio di Stoccolma, e che entrambi guardassero ad una gemma con la testa di Socrate conservata in collezione Farnese. Successivamente Annibale realizzò un disegno con numerose figure in un paesaggio, (Londra, British Museum, Inv.P.p. 3-20. mm 285 x 274, penna e acquerellature brune e grigie). In un ulteriore disegno, Annibale immagina una posa più mossa per il giovane fauno che imbocca Sileno (Inghilterra collezione privata, mm 263 x 168, penna e acquerellature a inchiostro bruno) nel verso di questo foglio sono rappresentati anche i due putti che compariranno nella cornice della Tazza Farnese. Nell'ultimo disegno infine, oggi al Metropolitan Museum (inv. 1972.133.4. Diametro mm. 255, penna e acquerellature a inchiostro bruno su tracce di matita nera) Annibale ha ormai messo a punto la composizione definitiva. La tazza Farnese fu probabilmente realizzata tra il 1597 e il 1599, tale datazione è confermata da uno studio preparatorio per la Galleria Farnese che si trova sul verso del disegno di collezione privata inglese. Questo bulino, in controparte rispetto all'originale, fu probabilmente realizzato tra otto e novecento, questo spiega anche il fatto che esso non venisse valutato nel catalogo redatto da Fasella poichè facente parte di quei materiali conservati in cartelline raccolti da Collezione Casati per documentazione. I numeri che compaiono in alto lungo il margine dimostrano che è tratto da un volume e deriva con tutta probabilità dalla copia della cosiddetta Tazza Farnese incisa da Francesco Villamena (1566 - 1626) riconoscibile per il formato quadrangolare. STATI: S1. Incisione a bulino. mm 323 diametro (latra). (Bologna PN 4389, 24832, FCRB 4708, Brema, Brussels, Firenze, Francoforte, Parigi, Pavia e altri) COPIE: C1.S1. Francesco Villamena (1566 - 1626) Incisione in controparte cosiddetto "Paniere Farnese". mm 272 x 271 (lastra conservata al Museo di Capodimonte) In basso al centro. Anibal Caracius Invent. F. Villamena. F. di formato quadrangolare. Secondo Kurz il disegno spetterebbe ad Annibale come dimostrano tre fogli, uno conservato agli Uffizi (Inv. 1551 ORN. mm. 149 x 159 Penna e inchiostro bruno su tracce di matita rossa) due conservati a Windsor Castle (Inv. 2165. mm 258 x 381. penna e inchiostro bruno su tracce di matita rossa e nera. e Inv. 1967. mm. 246 x 187. penna e inchiostro bruno con acquerellature grigie e brune). (Cambridge Uk, New York, Parma 2651, Pavia). L'incisione sarebbe stata realizzata da Villamena negli stessi anni di quella di Annibale 1597 -99. C1 S2. Il secondo stato della copia 1 repertoriato da Bohn è stato espunto da Cristofori che lo ha riconosciuto come copia in controparte della incisione di Villamena. (Parma 2649, cfr. r. Cristofori 2005, p. 327, 13 c) C2 S1. Luca Ciamberlano. (ca. 1571- post 1641). Incisione a bulino in controparte. 255 x 255 (lastra in formato ottagonale. conservata alla Calcografia Nazionale). (Amburgo, Bologna PN 24834, FCRB 4709, Dresda, Parigi, Parma 2647 Vienna) C2 S2. Luca Ciamberlano. (ca. 1571- post 1641). Incisione a bulino in controparte. 255 x 255 (lastra in formato ottagonale. conservata alla Calcografia Nazionale). nel secondo stato è stata aggiunta la scritta in basso al centro: An. Carracci. Inv. (Bologna PN 2065, FCRB 4710, Cambridge Uk, Dresda, Londra, Parma 2650 Vienna) C3. Anonimo italiano del secolo XVII. Acquaforte in controparte. mm 144 x 208 immagine di forma rettangolare. In basso a destra: Carasio. Ambientato in un paesaggio. (Chatsworth, Parma 2648, Vaticano) La prova di Parma reca in basso a sinistra una iscrizione alla punta poco leggibile perché coperta da un tratto inciso più marcato: IOH Corneille junior Sc "(?). Se correttamente letta potrebbe essere di Jean Baptiste Corneille (1649 - 1708)pittore e acquafortista impegnato col fratello Michel Ange (1642 - 1708) nell'opera di traduzione dei disegni della collezione del banchiere Everhard Jabach.Il soggetto tuttavia non è repertoriato nell'opera di Jean Baptiste ma è repertoriato in quella del fratello Michel Ange (in A. P.F. Robert Dumesnil, Le peintre Graveur francais, ou Catalogue raisonné des estampes gravèes par les peintres et les dessinateurs de l'ecole francaise. Ouvrage faisant suite au peintre graveur de M. Bartsch, Parigi, I ed. 1842, ed cons. 1954, p. 153, n. 61) C4. Anonimo. Incisione in controparte. Diametro 219 (foglio circolare) chiaroscuro più pesante rispetto all'originale (Berlino) C5. Anonimo. Incisione in controparte. Diametro 224 (foglio circolare). (Firenze) *C6. A. Mannelli. Litografia copia dell'esemplare C1 del Villamena. mm 168 x 244 (lastra), Iscrizioni:V. VII/T. XIII/ INCISIONE IN LASTRA D'ARGENTO A. Mannelli inc./della scuola di Annibale Caracci. Qui repertoriata per la prima volta FCRB 4796
Soggetto o iconografia
Sileno ebbro seminudo sdraiato a terra poggia il braccio destro su una tazza, un vecchio satiro dietro di lui sostiene con la sinistra un otre di vino, mentre un fauno premendolo fa colare il vino in bocca a Sileno. Tutt'attorno tralci di vite.
Bibliografia
inedita