Trombettiere delle guardie municipali di Bologna di spalle

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Trombettiere delle guardie municipali di Bologna di spalle

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Inventario
F36498
Autore
Categoria:

Notizie storico artistiche

Tecnica e supporto
matita e acquerelli su cartoncino
Misure foglio (in mm)
282x190
Notizie storico critiche
Questo e l'altro acquerello simile furono acquisiti per il costituendo Museo della Carisbo nel novembre 1949. Il venditore era l’antiquario Manfredini di via Farini. Il prezzo pagato fu di 300 lire cadauno. Alfredo Baruffi era ormai morto da un anno: la proposta di acquisto fu inoltrata alla direzione della banca dal Bibliotecario Festi. Le due operine furono proposte come “due acquerelli dipinti a mano, che rappresentano un trombettiere delle Guardie Muncipali”, ma in un appunto scritto a mano, si ipotizzò: “(o probabilmente l’uniforme della Banda Municipale)”. In ogni caso, i due corpi furono creati a pochi anni di distanza l’uno dall’altro. Il 18 luglio 1860 il Consiglio Comunale di Bologna prese in esame la proposta dei consiglieri Minghetti, Pepoli e Audinot per la costituzione di un corpo di Guardie Municipali. Ci si voleva ispirare al modello inglese del "policeman", nome che i bolognesi storpieranno in “pulismano”. I nuovi vigili urbani furono presentati al pubblico il 1° novembre successivo. Avevano soprattutto compiti di vigilanza dei regolamenti comunali, ma furono utilizzati anche per la pubblica sicurezza, come accalappiacani e per "l'osservanza della nettezza delle strade". La banda, che era stata invece costituita nel 1856, era composta in principio da quarantacinque elementi che indossavano la stessa divisa della Guardia urbana d'onore. Doveva suonare durante le parate e passeggiate militari e partecipare al trasporto in città della Madonna di San Luca. Nel 1873 la sua gestione passò all'Ufficio Istruzione e, da allora, il capo-banda dovette far parte del corpo insegnante del Liceo Musicale.