Un miracolo di S. Domenico
Un miracolo di S. Domenico
Genera il pdfInventario
M431 (rep. 1/92)
Categoria:
Notizie storico artistiche
Datazione
Firma
Firmato e datato.
Tecnica e supporto
Acquerello e biacca su carta bruna
Misure foglio (in mm)
585x392
Iscrizioni
MIRACOLO DI S. DOMENICO / A' fronte dell'antecedente Tavola del Tiarini Gandolfi Dis. / Eseguito il Disegno, il Quadro dal tempo non è più riconoscibile / XVI. Sul verso: "Gaetano Gandolfi / Fecit Adi 14 7bre 1756".
Fondo/Raggruppamento
Notizie storico critiche
Il contenuto del qui presente volume, probabilmente realizzato intorno al 1806, e di cui fa parte questo foglio, è chiarito dal frontespizio (vedi inv. n.412). La sua storia è complessa e ancora non del tutto risolta. Si compone di: 3 disegni originali del Gandolfi, 22 disegni del Gandolfi riproducenti dipinti famosi conservati a Bologna, 2 di Domenico Maria Fratta, 2 del Sansoni e uno di tal Stanzani di Medicina, copia di un'opera del Francescini (inv. n. 412-442). Tali disegni sono stati incollati sulle pagine dell'album e incorniciati con fregi neoclassici con sotto una dicitura esplicativa. L'origine di tale album si collega ad Antonio Buratti, noto collezionista bolognese, che aveva commissionato i disegni al Gandolfi con l'intento di trarne una serie di incisioni. Il qui presente album fu scoperto da Guido Zucchini sul mercato antiquario e a lui si devono i primi studi di approfondimento, pubblicati in Atti e memorie dell'Accademia Clementina nel 1953. Si scopre così che i fratelli Buratti misero in vendita la loro immensa collezione di stampe e disegni in blocco ma non avendo avuto nessuna richiesta decisero quindi di venderla a pezzi separati. Il volume n. 88 conteneva proprio i "Disegni di Gaetano Gandolfi delle più celebri tavole d'altare esitenti nelle chiese di Bologna", copiati intorno al 1760. L'attuale frontespizio, inserito in seconda battuta insieme probabilmente agli altri disegni non del Gandolfi, ci informa che l'album contiene quadri che erano in parte consunti dalla vecchiaia, in parte trafugati dai francesi e solo successivamente restituiti.
Soggetto o iconografia
Su un tavolo sta un bambino in fasce intono al quale è radunato un gruppo di persone incredule. Altre lodano rivolte verso il cielo. A sinistra S. Domenico nell'atto di protendere una mano verso il bambino. Ai piedi del tavolo un cane e un uomo accucciato.
Bibliografia
Atti e memorie dell'Accademia Clementina, Bologna 1953, p. 50; Strenna Storica Bolognese, Bologna 1971, p. 85; A. Emiliani (a cura di), Le Collezioni della Cassa di Risparmio in Bologna - I disegni 1. dal Cinquecento al Neoclassicismo, Bologna 1977