Varie vedute del signor Jacopo Manini

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Varie vedute del signor Jacopo Manini

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Notizie storico artistiche

Inventore
Mattioli Ludovico
Disegnatore
Mattioli Ludovico
Luogo e anno di edizione
Bologna XVIII sec.
Tecnica e supporto
Acquaforte
Misure foglio (in mm)
400 x 275
Fondo/Raggruppamento
Notizie storico critiche
Giacomo Antonio Manini (Bologna 1646-1732) operò come quadraturista, paesaggista e prospettico, dedicandosi anche, sia a Bologna sia a Modena, alla realizzazione di apparati scenici in collaborazione con il fratello Angelo Michele, suo assiduo aiutante, e con Marc'Antonio Chiarini. Allievo di Andrea Monticelli e di Domenico Santi, apprese attraverso loro la maniera e la lezione del celebre Agostino Mitelli, di cui si sentì sempre grande ammiratore e seguace. Fu prolifico e attento disegnatore, nonché valente incisore con una preferenza per la tecnica dell'acquaforte.
Della sua produzione grafica si conosce con certezza la serie in sedici fogli del 1676, le "vedute deliziose" realizzate per l'architetto Giovanni Giacomo Monti, stampate da Marco Antonio Fabri, conservate tra la Pinacoteca nazionale di Bologna e l'Albertina di Vienna (The Illustrated Bartsch). Si tratta di incisioni di piccolo formato, firmate come "Manini" o siglate con il suo monogramma, che rappresentano vedute e paesaggi con elementi architettonici e rovine.
Sullo stesso genere di queste, esiste presso la Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia, nel fondo Angelo Davoli (inv. 8713-16), un gruppo di quattro incisioni attribuite al Mannini. Si tratta anche qui di "vedute deliziose", come si legge nel frontespizio, dedicate a Domenico Castelli, stampate da Fabri a Bologna e datate intorno al 1680. Nell'Archivio Elizabeth E. Roth, conservato presso la New York Public Library, si trova inoltre una serie di undici "vedute" pure ascritte al M., di cui quattro ripetono quelle già presenti nella Biblioteca di Reggio Emilia. Nei suoi appunti Angelo Davoli riferisce anche di una serie di ventidue tavole, priva di frontespizio, trovata nel catalogo Santarelli (n. 1275), e di un frontespizio isolato conservato a Parma nella raccolta Ortalli (n. 11389),analogo al nostro esemplare, recante il titolo Varie vedute del sig. Giacomo Antonio Manini pittore bolognese.