Veduta del tempio della Pace

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Veduta del tempio della Pace

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Inventario
M5381
Categoria:
Donazione:

Notizie storico artistiche

Datazione
Inventore
Rossini Luigi (Ravenna 1790-Roma 1857)
Disegnatore
Rossini Luigi (Ravenna 1790-Roma 1857)
Luogo e anno di edizione
Roma 1817
Serie
Frontespizio delle Antichità di Roma divise in 40 vedute disegnate dal vero dall’architetto Luigi Rossini e da esso incise nel 1817
Tecnica e supporto
Acquaforte
Misure foglio (in mm)
314x241
Misure battuta (in mm)
299x212
Misure immagine (in mm)
269x205
Iscrizioni incise
Sotto l'immagine: "Veduta degl'avanz d'una delle navate minori del Tempio della Pace/ A avanzo d'un pezzo di soffitta della navata di mezzo la quale è di grassezza palmi 10"
Marche e altre note manoscritte
Nel verso, a matita Grazia riporta: "Luigi Rossini, incisore (Roma c. 1790-1830)/ "Veduta del Tempio della Pace"".
Notizie storico critiche
L'incisione è stata realizzata da Luigi Rossini (Ravenna 1790-Roma 1857) incisore romagnolo formatosi inizialmente a Bologna con il pittore Antonio Basoli grazie alla conoscenza di Francesco Rosaspina e presso l'Accademia Clementina. Qui seguì i corsi di ornato impartiti da Basoli e da Leandro Marconi, quelli di architettura tenuti da Giovanni Antonio Antolini e da Carlo Aspari, e quelli di prospettiva diretti da Francesco Santini. La ricca formazione gli permise di vincere nel 1810 il Curlandese per la scuola di architettura e quello di seconda classe in ornato unitamente alla medaglia d’oro. Prima di trasferirsi a Roma nel 1814 grazie al pensionamento vinto, Rossini perfezionò gli studi di prospettiva e di architettura.
Gli studi non si trovano concordi nell'assegnare una data per l'inizio dell'arte incisoria, collocata tra il 1815 e il 1817-1818. In ogni caso, Rossini stesso dichiarò che non vedendo a Roma alcuno sbocco come architetto, nell’arco di tre mesi si applicò con dedizione allo studio dell’acquaforte ottenendo sin da subito risultati eccezionali. La stampa con la Veduta sul Tempio della Pace venne realizzata in un momento particolarmente felice per la carriera di Rossini complice l'affermazione internazionale delle sue incisioni. Infatti, la Raccolta che contenne questa incisione - "Frontespizio delle Antichità di Roma divise in 40 vedute disegnate dal vero dall’architetto Luigi Rossini e da esso incise nel 1817" - ripubblicata tra il 1818 e il 1819, catturò l'attenzione del pubblico straniero del Grand Tour. I guadagni di questa raccolta vennero subito investiti in un progetto più complesso che sfociò nel "Le Antichità romane, divise in cento tavole, disegnate ed incise da Luigi Rossini architetto ravennate. Roma. Scudellari [o presso l’autore]", che a sua volta andò a comporre il primo degli undici tomi a cui diede vita nel corso della propria carriera. Quest'ultimo progetto seguì la logica storico documentativa e antiquariale che avvicinò le esperienze di Rossini a quelle di Giuseppe Valadier, Giuseppe Camporese, Antonio Canova e Bertel Thorvaldsen; esponenti dunque che, nel dibattito scientifico della nascente archeologia, difesero la nuova prassi della conoscenza e documentazione del monumento attraverso il dato oggettivo del disegno e del rilievo confrontato con le fonti scritte, al fine di migliorare la tutela e il 'restauro' del patrimonio architettonico.
Bibliografia
La raccolta è disponibile online al seguente link: https://digi.ub.uni-heidelberg.de/diglit/rossini1818/0001/image,info (consultato il 2/05/2024).
Per la biografia di Rossini Luigi si consulti il Dizionario Biografico degli Italiani, disponibile online al seguente link: https://www.treccani.it/enciclopedia/luigi-biagio-rossini_(Dizionario-Biografico)/ (consultato il 2/05/2024).