Veduta di Bologna

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Veduta di Bologna

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Inventario
F30852
Categoria:

Notizie storico artistiche

Misure foglio (in mm)
420 x 300
Fondo/Raggruppamento
Notizie storico critiche
Registrum huius operis libri cronicarum cu figuris et ymagibus ab inicio mudi...(Liber Chronicarum), Norimberga, 1493
Note: le incisioni sono di Michaele Wolgemut e Wilhelmo Pleydenwurff. In collezione BolognArt anche rifacimenti minori di questa veduta delle edizioni del 1496 (in tedesco) e del 1497 (in latino). Agli albori della stampa, come nel caso del Liber Chronicarum, le immagini avevano una pura funzione di abbellimento rispetto al testo che contiene la descrizione e storia di Bologna. Non c'è infatti alcun riferimento reale alla città di Bologna in questa xilografia - ricca di torri, mura, castelli e chiese, cupole e campanili, un mondo quasi ancora totalmente medievale - tanté che il medesimo legno fu adoperato anche per raffigurare le città di Magonza, Napoli, Aquileia e Lione. Nel retro del foglio sono mostrate le figure di Nabuchodonosor, del Re di Babilonia Merodach e il ritratto del filosofo Xerses con una scacchiera in mano. Nel basso è mostrata Bisanzio.


Hartmann Schedel fu medico e umanista tedesco, studiò a Lipsia e a Padova, si dedicò a studi di geografia, lingua ed arte. Il Liber Chronicarum (da cui provengono le due vedute in collezione), conosciuto anche come Cronica di Norimberga, è stato uno degli incunaboli più popolari, a giudicare dalle numerose copie che ne sono opravvissute: una compilazione di storia sacra e profana, un amalgama di leggende, fantasia e tradizioni, solo occasionalmente corredata di dati reali. Si trattava del libro più elaborato del tempo, illustrato con più di 1800 xilografie raffiguranti vedute di città di tutto il mondo che ne evidenziano la struttura, i principali monumenti e l’ambiente circostante, fra cui anche alcune a doppia pagina. La prima edizione, datata 12 luglio 1493, del Liber Chronicarum fu pubblicata da Hartmann Schedel, stampata da Anton Koberger a Norimberga. Il Liber Chronicarum fu una delle prime opere a stampa di carattere geografico, comprendente anche splendide vedute di città, di cui alcune tratte dal vero. Rappresenta una pietra miliare della storia del libro per dimensioni, qualità artistica e interesse monumentale delle sue illustrazioni, in particolare le 119 rappresentazioni di vedute di città. Le incisioni xilografate sono di Michel Wohlgemut e Wilhelm Pleydenwurff, responsabili della bottega di Norimberga dove prestò il suo apprendistato Albrecht Durer.
Bibliografia
Brighetti, Bologna nelle sue stampe. Vedute e piante scenografiche dal Quattrocento all’Ottocento, 1979, p.2; R.V. Tooley,·Dictionary of Mapmakers, 1979, p.565; D. Cremonini, L’Italia nelle vedute e carte geografiche dal 1493 al 1894 libri di viaggi e atlanti, 1996, p.7.