Venere Vulcano e Amore
Venere Vulcano e Amore
Genera il pdfNotizie storico artistiche
Inventore
Carracci Agostino o Annibale (?)
Luogo e anno di edizione
(1643)
Tecnica e supporto
Bulino
Misure foglio (in mm)
161 x 201
Misure immagine (in mm)
157x204
Iscrizioni incise
verso: marca della Cassa di Risparmio di Bologna all'interno 187 Ca , sotto 4558 al centro a matita : Crispino De Pas
Notizie storico critiche
L'incisione, che nell'inventario risulta attribuita ad Agostino Carracci è un esemplare piuttosto stanco nel segno del bulino molto fiacco.
Presso la Pinacoteca Nazionale di Bologna si conserva un altro stato (Inv. 4765) che presenta l'indicazione dell'incisore affianco a quella dell'inventore: Bernardinus Curtus regere fe: 1643 sotto lungo il margine la dedica termina con D.D. Bernard. Curtus.
L'incisione pubblicata da Gaeta Bertelà nel 1973 come derivante da Annibale, è stata attribuita dubitativamente a Bernardino Curti. Si ritiene che l'esemplare della Fondazione in cui non compare l'indicazione dell'incisore e la data anzichè 1643 è 1543, sia uno stato precedente quello della Pinacoteca di Bologna. Il monogramma formato dalle tre lettere VPC, lungo il margine sinistro, non corrisponde a quello conosciuto dell'artista nato a Reggio e attivo alla metà del XVII secolo. Un esemplare dell'incisione di Curti è pubblicato da E. Negro, M. Pirondini, in La scuola dei Carracci, come derivante da Badalocchio (1995 p96, fig.121 ).
Presso la Pinacoteca Nazionale di Bologna si conserva un altro stato (Inv. 4765) che presenta l'indicazione dell'incisore affianco a quella dell'inventore: Bernardinus Curtus regere fe: 1643 sotto lungo il margine la dedica termina con D.D. Bernard. Curtus.
L'incisione pubblicata da Gaeta Bertelà nel 1973 come derivante da Annibale, è stata attribuita dubitativamente a Bernardino Curti. Si ritiene che l'esemplare della Fondazione in cui non compare l'indicazione dell'incisore e la data anzichè 1643 è 1543, sia uno stato precedente quello della Pinacoteca di Bologna. Il monogramma formato dalle tre lettere VPC, lungo il margine sinistro, non corrisponde a quello conosciuto dell'artista nato a Reggio e attivo alla metà del XVII secolo. Un esemplare dell'incisione di Curti è pubblicato da E. Negro, M. Pirondini, in La scuola dei Carracci, come derivante da Badalocchio (1995 p96, fig.121 ).
Bibliografia
G. Gaeta Bertelà (a cura di), Pinacoteca Nazionale di Bologna. Gabinetto disegni e stampe. Incisori bolognesi ed emiliani del sec. XVII, Bologna 1973, n.