Donazione De Bei

Donatore: De Bei Marcella

Data di donazione: 2023

Donazione

Il materiale oggetto della donazione è relativo ad Italo Cinti ed è composto da documenti, carte, lettere, autografi, libri con dediche manoscritte, schizzi, disegni, foto d’epoca e una ventina di quadri. Per consultare il Fondo Archivistico clicca qui. Per vedere la lista di consistenza delle opere d'arte clicca qui. 

Donatore

Marcella De Bei, pronipote del pittore Italo Cinti (1898-1968), nel febbraio del 2023 ha donato alla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna un cospicuo numero di materiali documentari e grafici appartenuti a suo prozio,  noto non solo come critico d’arte (anche per “Il Resto del Carlino”)  ma soprattutto per la sua adesione giovanile al Futurismo bolognese tar cui si distinsero Athos Casarini, primo futurista in città, poi emigrato a New York e morto in guerra, Angelo Caviglioni, Giovanni Korompay, Guglielmo Sansoni, in arte Tato.  

Figura di intellettuale poliedrico, Italo Cinti è stato pittore, scrittore, poeta, docente di disegno ed esperto di pittura moderna e contemporanea. Ha tenuto conferenze in tutta Italia e svolto una fitta attività di pubblicista e critico per "Il Resto del Carlino" e "L'Avvenire d'Italia" ed è stato consulente fra il 1942 e il 1943 del periodico bolognese “Il Setaccio” sul quale Pasolini pubblicò le sue prime prove di poesia. 




Descrizione

Attento a tutte le novità del dibattito culturale contemporaneo, attratto in gioventù dal Futurismo Italo Cinti è approdato a una sorta di spiritualismo che si richiama alla teosofia steineriana. Un profondo senso del sacro ha influenzato gran parte della sua produzione artistica, come denotano i dipinti donati alle Collezioni caratterizzati da figure e paesaggi evanescenti e da ambientazioni magiche il cui significato escatologico risulta spesso di difficile e complessa lettura.