L'abate Antinori si sfoga sopra la critica sua situazione in Roma. Sonetto. Incipit: "Son loffio, e stracaccio, amico mio". Explicit: "Le parole lineate sono quelle delle quali comunemente si serviva l'Antinori sudetto pretendendo di parlare in Roma la perfetta lingua toscana"Autore: anonimoCategoria: Manoscritti AmbrosiniInventario: Ms. Ambrosini OP 371/121-fDettagli