L'abate Antinori si sfoga sopra la critica sua situazione in Roma. Sonetto. Incipit: "Son loffio, e stracaccio, amico mio". Explicit: "Le parole lineate sono quelle delle quali comunemente si serviva l'Antinori sudetto pretendendo di parlare in Roma la perfetta lingua toscana"

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Inventario
Ms. Ambrosini OP 371/121-f
Autore

Notizie storico artistiche

Supporto
cartaceo
Legatura
pezzo sciolto
Consistenza
[1] carta
Misure
266x198 mm
Bibliografia
Inventario dei manoscritti della biblioteca Ambrosini di Bologna, Forlì, Bordandini, 1909 (anche IMBI, XIV), n. 297; [Raccolta di opere riguardanti Bologna … Appendice II], ms., n. 6781; [Raccolta di opere riguardanti Bologna … Appendice II], dattiloscritto, n. 6781
Note
Riprodotto in microfilm nella bobina 19
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